Differenze tra le versioni di "Perseo"

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Versione delle 11:33, 26 apr 2009

Figlio di Danae e di Zeus e nipote di Acrisio, re di Argo. Dato che Polidette considerava d'impaccio per le sue intenzione poco oneste nei confronti di Danae pensò di toglierselo dai piedi spingendo il giovane ad imprese impossibili. Perseo, con l'incoscienza della gioventù dichiarò che era capace di portare la testa della Medusa a Polidette e questi lo prese in parola. Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma Atena ed Ermes lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle Graie, abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre Graie e con quello si fece dire dove trovare le Gorgoni ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della Medusa. Poco lontano dal giardino delle Esperidi, oltre l'Oceano, Perseo trovò le Gorgoni addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che Atena le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a Medusa. Dal collo, assieme al sangue, uscirono Pegaso e Crisaore. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche, dalla bisaccia cadevano delle gocce di sangue , quelle che cadevano nel deserto diventavano vipere e in corallo quelle che finivano in mare. Le altre Gorgoni, al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Per riposare chiese ospitalità ad Atlante che rifiutò, allora presa la testa di Medusa lo mutò nella montagna che anche oggi ne porta il nome. La mattina dopo, Perseo riprese il volo verso casa ma non giunse tanto presto a causa della sua avventura con Andromeda. Pur non avendo colpa della morte del nonno Perseo non volle succedergli sul trono di Trezene e lo scambiò con quello di Tirinto e nei pressi fondò Micene. Le mura della città furono edificate dai Ciclopi. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di Dioniso con i suoi satiri e menadi, che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne allora Dioniso colpì le loro donne con la pazzia ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da Era che detestava Dioniso (figlio bastardo di Zeus), incontrò l'orda in battaglia campale e là mutò in pietra Arianna, Dioniso, infuriato per la perdita della sposa, distrusse Micene, allora intervenne Zeus, inviando Ermes a ricordargli di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di Dioniso, dicendogli che Arianna sarebbe stata posta fra le stelle.