Differenze tra le versioni di "Perseo"

 
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[[Immagine:celliniperseo.jpg|300px|thumb|right|Benevenuto Cellini, Perseo, Firenze]]
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Figlio di [[Danae]] e di [[Zeus]] e nipote di [[Acrisio]], re di [[Argo]]. Dato che [[Polidette]] considerava d'impaccio per le sue intenzione poco oneste nei confronti di [[Danae]] pensò di toglierselo dai piedi spingendo il giovane ad imprese impossibili. Perseo, con l'incoscienza della gioventù dichiarò che era capace di portare la testa della [[Medusa]] a [[Polidette]] e questi lo prese in parola. Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la [[Gorgone]], ma [[Atena]] ed [[Ermes]] lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle [[Graie]], abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dello unico occhio delle tre [[Graie]] e con quello si fece dire dove trovare le [[Gorgoni]] ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della [[Medusa]]. Poco lontano dal giardino delle [[Esperidi]], oltre l'[[Oceano]], Perseo trovò le [[Gorgoni]] addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che [[Atena]] le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a [[Medusa]]. Dal collo, assieme al sangue, uscirono [[Pegaso]] e [[Crisaore]]. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche, dalla bisaccia cadevano delle gocce di sangue , quelle che cadevano nel deserto diventavano vipere e in corallo quelle che finivano in mare. Le altre [[Gorgoni]], al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Per riposare chiese ospitalità ad [[Atlante]] che rifiutò, allora presa la testa di [[Medusa]] lo mutò nella montagna che anche oggi ne porta il nome. La mattina dopo, Perseo riprese il volo verso casa ma non giunse tanto presto a causa della sua avventura con [[Andromeda]]. Pur non avendo colpa della morte del nonno Perseo non volle succedergli sul trono di [[Trezene]] e lo scambiò con quello di [[Tirinto]] e nei pressi fondò [[Micene]]. Le mura della città furono edificate dai [[Ciclopi]]. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di [[Dioniso]] con i suoi [[satiri]] e [[menadi]], che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne allora [[Dioniso]] colpì le loro donne con la pazzia ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da [[Era]] che detestava [[Dioniso]] (figlio bastardo di [[Zeus]]), incontrò l'orda in battaglia campale e là mutò in pietra [[Arianna]], [[Dioniso]], infuriato per la perdita della sposa, distrusse [[Micene]], allora intervenne [[Zeus]], inviando [[Ermes]] a ricordargli di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di [[Dioniso]], dicendogli che [[Arianna]] sarebbe stata posta fra le stelle.
 
  
[[Categoria:Mitologia Greca]]
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'''Perseo''' può riferirsi a:
[[Categoria:Eroi]]
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*'''[[Perseo (1)|Perseo]]''', eroe, figlio di Danae e di Zeus (Mitologia Greca)
[[Categoria:Semidei]]
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*'''[[Perseo (2)|Perseo]]''', figlio di Nestore (Mitologia Greca)
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Versione attuale delle 10:09, 18 apr 2014

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Perseo può riferirsi a:

  • Perseo, eroe, figlio di Danae e di Zeus (Mitologia Greca)
  • Perseo, figlio di Nestore (Mitologia Greca)