Penteo

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Decapitazione Punizione Divina

Figlio di Agave e di Echione, che era uno degli Sparti nati dai denti del drago ucciso da Cadmo: divenne re di Tebe. Poiché la madre era sorella di Semele, Penteo era cugino di Dioniso, del quale però disprezzava il culto. Proprio questo determinò la sua fine.

MORTE[modifica]

La tragica storia di Penteo ebbe inizio quando suo cugino Dioniso, conquistata l'Asia, decise di tornare nella natia Tebe per imporvi il suo culto. Malgrado i cauti consigli del nonno Cadmo e gli ammonimenti dell'indovino Tiresia, Penteo volle opporsi ai riti orgiastici che giudicava sconvenienti, trattando Dioniso alla stregua di un impostore e di un ciarlatano. Avendo fatto prigioniero il giovane Acete, l'antico pirata della Meonia divenuto sacerdote di Dioniso, ne ordinò la condanna a morte ma intervenne il dio che liberò il suo seguace. Tentò allora di fare incatenare lo stesso Dioniso ma questi si liberò dai lacci e provocò l'incendio del palazzo reale. Per porre fine alla situazione, Penteo si recò di persona sul monte Citerone con lo scopo di sorprendere le donne di Tebe che partecipavano ai riti, ma esse lo scorsero nascosto tra le fronde di un pino e, in preda alla furia dell'estasi bacchica, si avventarono su di lui dilaniandolo a mani nude. La prima a infierire fu la madre Agave che, scambiandolo per un leone di montagna, gli staccò la testa che poi portò fieramente a Tebe conficcata in cima a un tirso. Secondo un'altra versione a Penteo furono prima mozzate le braccia e poi la testa. Talora Penteo è detto padre di Oclaso.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997