Differenze tra le versioni di "Pelope (1)"

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Figlio di [[Tantalo]] e di [[Dione]]. Suo padre lo uccise, lo fece a pezzi e lo cucinò per imbandirlo agli dèi. Ma questi se ne accorsero e non lo mangiarono, eccetto [[Demetra]] che senza badarvi ne mangiò una spalla. Gli dèi, per mezzo di [[Ermes]], lo resuscitarono, e al posto della spalla mancante, gliene impiantarono una d'avorio. Si presentò a Pisa per sposare [[Ippodamia]], e dovette perciò gareggiare col padre di lei, [[Enomao]], nella corsa con i cavalli, vincendolo con l'aiuto di [[Mirtilo]], auriga di [[Enomao]], che corruppe. Poi per non dare il compenso promesso a [[Mirtilo]], lo uccise, e questi, sul punto di morire, maledisse la sua famiglia. Pelope conquistò poi il [[Peloponneso]], che si chiamò così dal suo nome. Figli suoi e di [[Ippodamia]] furono [[Atreo]], [[Tieste]], [[Alcatoo]], [[Nicippe]], [[Lisidice]]. Da Pelope e da [[Assioche]] nacque [[Crisippo]], che fu ucciso da [[Atreo]] e [[Tieste]]. Allora Pelope cacciò tutti i suoi figli dal paese.
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Figlio di [[Tantalo]] e di [[Dione]]. Suo padre lo uccise, lo fece a pezzi e lo cucinò per imbandirlo agli dèi. Ma questi se ne accorsero e non lo toccarono, eccetto [[Demetra]] che senza badarvi ne mangiò una spalla. Gli dèi, per mezzo di [[Ermes]], lo resuscitarono, e al posto della spalla mancante, gliene impiantarono una d'avorio. Si presentò a Pisa per sposare [[Ippodamia]], e dovette perciò gareggiare col padre di lei, [[Enomao]], nella corsa con i cavalli, vincendolo con l'aiuto di [[Mirtilo]], auriga di [[Enomao]], che corruppe. Poi per non dare il compenso promesso a [[Mirtilo]], lo uccise, e questi, sul punto di morire, maledisse la sua famiglia. Pelope conquistò poi il [[Peloponneso]], che si chiamò così dal suo nome. Figli suoi e di [[Ippodamia]] furono [[Atreo]], [[Tieste]], [[Alcatoo]], [[Nicippe]], [[Lisidice]]. Da Pelope e da [[Assioche]] nacque [[Crisippo]], che fu ucciso da [[Atreo]] e [[Tieste]]. Allora Pelope cacciò tutti i suoi figli dal paese.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]

Versione delle 13:39, 9 dic 2011

Figlio di Tantalo e di Dione. Suo padre lo uccise, lo fece a pezzi e lo cucinò per imbandirlo agli dèi. Ma questi se ne accorsero e non lo toccarono, eccetto Demetra che senza badarvi ne mangiò una spalla. Gli dèi, per mezzo di Ermes, lo resuscitarono, e al posto della spalla mancante, gliene impiantarono una d'avorio. Si presentò a Pisa per sposare Ippodamia, e dovette perciò gareggiare col padre di lei, Enomao, nella corsa con i cavalli, vincendolo con l'aiuto di Mirtilo, auriga di Enomao, che corruppe. Poi per non dare il compenso promesso a Mirtilo, lo uccise, e questi, sul punto di morire, maledisse la sua famiglia. Pelope conquistò poi il Peloponneso, che si chiamò così dal suo nome. Figli suoi e di Ippodamia furono Atreo, Tieste, Alcatoo, Nicippe, Lisidice. Da Pelope e da Assioche nacque Crisippo, che fu ucciso da Atreo e Tieste. Allora Pelope cacciò tutti i suoi figli dal paese.