Differenze tra le versioni di "Pelope (1)"
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Versione delle 17:15, 5 ago 2019
Figlio di Tantalo e di Dione. Suo padre lo uccise, lo fece a pezzi e lo cucinò per imbandirlo agli dèi. Ma questi se ne accorsero e non lo toccarono, eccetto Demetra che senza badarvi ne mangiò una spalla. Gli dèi, per mezzo di Ermes, lo resuscitarono, e al posto della spalla mancante, gliene impiantarono una d'avorio.
Divenuto adulto, Pelope si presentò a Pisa per sposare Ippodamia, e dovette perciò gareggiare col padre di lei, Enomao, nella corsa con i cavalli, vincendolo con l'aiuto di Mirtilo, auriga di Enomao, che corruppe. Poi per non dare il compenso promesso a Mirtilo, lo uccise, e questi, sul punto di morire, maledisse la sua famiglia. Pelope conquistò poi il Peloponneso, che si chiamò così dal suo nome, divenendone re. Figli suoi e di Ippodamia furono Atreo, Tieste, Alcatoo, Nicippe, Lisidice. Da Pelope e da Assioche nacque Crisippo, che fu ucciso da Atreo e Tieste. Allora Pelope cacciò tutti i suoi figli maschi dal paese.