Differenze tra le versioni di "Peklenc"

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Peklenc (Pekelnyboh, Pekelnypan, Pekelnik, Lokton) è una divinità ctonica della mitologia slava. È signore del sottosuolo e giudice divino.
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<br>Governava il fuoco sotterraneo in cui si formavano i metalli e le pietre preziose. Regnava anche sulle acque che scorrevano sotto terra e che secondo le antiche credenze slave provocavano i terremoti quando giungevano in superficie. Su ordine di Peklenc la terra si spaccava e si formavano burroni e dirupi profondi come gole infernali. Talvolta il Peklenc emergeva in superficie. Fiumi e paludi costituivano dei portali tra il mondo esterno e il regno sotterraneo, che potevano essere attraversati in entrambe le direzioni.
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Peklenc è una divinità ctonica della mitologia slava. È signore del sottosuolo e giudice divino.
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<br>Governava il fuoco sotterraneo in cui si formavano i metalli e le pietre preziose. Regnava anche sulle acque che scorrevano sotto terra e che secondo le antiche credenze slave provocavano i terremoti quando giungevano in superficie. Su ordine di Peklenc la terra si spaccava e si formavano burroni e dirupi profondi come gole infernali.  
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<br>Talvolta emergeva in superficie. Fiumi e paludi costituivano dei portali tra il mondo esterno e il regno sotterraneo, che potevano essere attraversati in entrambe le direzioni.
 
<br>Peklenc possedeva una conoscenza assoluta sulle azioni compiute dagli uomini malvagi, che venivano attirati nel suo regno per essere giudicati e puniti. Il dio era un giudice severo, ma giusto. <br>Dava a tutti la possibilità di correggere il proprio comportamento e dimostrare la propria bontà. Gli uomini che continuavano a agire in maniera malvagia venivano condannati alla morte o sottoposti a pene variabili a seconda del carattere delle azioni compiute. Le persone crudeli e impietose venivano trasformate in pietre, i litigiosi diventavano lupi mannari, mentre chi non aveva compassione per il prossimo era tramutato in una creatura che si nutriva del suo stesso corpo.
 
<br>Peklenc possedeva una conoscenza assoluta sulle azioni compiute dagli uomini malvagi, che venivano attirati nel suo regno per essere giudicati e puniti. Il dio era un giudice severo, ma giusto. <br>Dava a tutti la possibilità di correggere il proprio comportamento e dimostrare la propria bontà. Gli uomini che continuavano a agire in maniera malvagia venivano condannati alla morte o sottoposti a pene variabili a seconda del carattere delle azioni compiute. Le persone crudeli e impietose venivano trasformate in pietre, i litigiosi diventavano lupi mannari, mentre chi non aveva compassione per il prossimo era tramutato in una creatura che si nutriva del suo stesso corpo.
 
<br>Peklenc era capace di punire anche intere società. In questo caso ordinava alla terra di aprirsi e di inghiottire villaggi i cui abitanti si erano macchiati di particolari colpe. Al loro posto si formava uno stagno o un lago. Gli abitanti scontavano la loro pena vagando sott'acqua e le loro urla disperate venivano diffuse per il mondo interno da [[Ozwiena]], la dea dell'eco. Peklenc inviava spititi maligni dai sovrani ingiusti che scappavano terrorizzati e abbandonavano i loro regni. Questi cadevano in rovina, venivano ricoperti di gramigna e ritornavano alla natura. Agli uomini che vivevano nell'inguistizia Peklenc inviava un basilisco ordinatogli di andare a vivere nelle cantine delle loro case.
 
<br>Peklenc era capace di punire anche intere società. In questo caso ordinava alla terra di aprirsi e di inghiottire villaggi i cui abitanti si erano macchiati di particolari colpe. Al loro posto si formava uno stagno o un lago. Gli abitanti scontavano la loro pena vagando sott'acqua e le loro urla disperate venivano diffuse per il mondo interno da [[Ozwiena]], la dea dell'eco. Peklenc inviava spititi maligni dai sovrani ingiusti che scappavano terrorizzati e abbandonavano i loro regni. Questi cadevano in rovina, venivano ricoperti di gramigna e ritornavano alla natura. Agli uomini che vivevano nell'inguistizia Peklenc inviava un basilisco ordinatogli di andare a vivere nelle cantine delle loro case.
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==Etimologia==
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La parola ''peklo'' significa "pece", e dopo la cristianizzazione, il suo significato divenne quello di "inferno", spesso personificato come il [[diavolo]], e ''pekelnik''  è il termine per indicare qualsiasi essere dell'inferno.
  
 
[[Categoria:Mitologia Slava]]
 
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[[Categoria:Divinità]]
 
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[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
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[[Categoria:Indole: Neutrale]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
[[Categoria:Indole: Neutrale]]
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[[Categoria:Elemento: Acqua]]
 
[[Categoria:Elemento: Fuoco]]
 
[[Categoria:Elemento: Fuoco]]
[[Categoria:Habitat: Sottosuolo]]
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[[Categoria:Habitat: Inferi]]
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[[Categoria:Oltretomba]]
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[[Categoria:Terremoti]]

Versione delle 17:12, 26 mar 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Peklabog, Pekla, Pekelnybog (Prussiani), Pekollo, Pekollos, Pikollos, Peklos, Poklos, Peklo, Pieklo (Boemi), Pekelle, Pikiello, Patello, Patelo, Patala, Pekelnik, Pekelnipan, Lokton, Ny, Nija, Nyja
Etimologia: pece
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Slava
Continente: Europa
Area: Europa dell'Est
Paese: Russia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Slavi orientali
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità Infere
Specificità: Divinità dell'Oltretomba
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento: Fuoco
Habitat: Inferi
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Peklenc è una divinità ctonica della mitologia slava. È signore del sottosuolo e giudice divino.
Governava il fuoco sotterraneo in cui si formavano i metalli e le pietre preziose. Regnava anche sulle acque che scorrevano sotto terra e che secondo le antiche credenze slave provocavano i terremoti quando giungevano in superficie. Su ordine di Peklenc la terra si spaccava e si formavano burroni e dirupi profondi come gole infernali.
Talvolta emergeva in superficie. Fiumi e paludi costituivano dei portali tra il mondo esterno e il regno sotterraneo, che potevano essere attraversati in entrambe le direzioni.
Peklenc possedeva una conoscenza assoluta sulle azioni compiute dagli uomini malvagi, che venivano attirati nel suo regno per essere giudicati e puniti. Il dio era un giudice severo, ma giusto.
Dava a tutti la possibilità di correggere il proprio comportamento e dimostrare la propria bontà. Gli uomini che continuavano a agire in maniera malvagia venivano condannati alla morte o sottoposti a pene variabili a seconda del carattere delle azioni compiute. Le persone crudeli e impietose venivano trasformate in pietre, i litigiosi diventavano lupi mannari, mentre chi non aveva compassione per il prossimo era tramutato in una creatura che si nutriva del suo stesso corpo.
Peklenc era capace di punire anche intere società. In questo caso ordinava alla terra di aprirsi e di inghiottire villaggi i cui abitanti si erano macchiati di particolari colpe. Al loro posto si formava uno stagno o un lago. Gli abitanti scontavano la loro pena vagando sott'acqua e le loro urla disperate venivano diffuse per il mondo interno da Ozwiena, la dea dell'eco. Peklenc inviava spititi maligni dai sovrani ingiusti che scappavano terrorizzati e abbandonavano i loro regni. Questi cadevano in rovina, venivano ricoperti di gramigna e ritornavano alla natura. Agli uomini che vivevano nell'inguistizia Peklenc inviava un basilisco ordinatogli di andare a vivere nelle cantine delle loro case.

Etimologia

La parola peklo significa "pece", e dopo la cristianizzazione, il suo significato divenne quello di "inferno", spesso personificato come il diavolo, e pekelnik è il termine per indicare qualsiasi essere dell'inferno.