Differenze tra le versioni di "Parvati"

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Seconda moglie di [[Shiva]] (la prima fu [[Sati]]); detta la Montanina in quanto figlia dell'Himalaya. Personifica la potenza dell'energia femminile del dio suo sposo. Dimora nel leggendario [[Kailasa]], paradiso di [[Shiva]], localizzato oggi vicino al sacro lago [[Monsoravar]] al confine col Tibet. Con Parvati e [[Shiva]] vivono i tre figli [[Ganesha]], [[Kartikeya]] e [[Kubera]], oltre ai [[Gandharva]] e alle [[Apsaras]] che allietano la compagnia con melodiosi canti celesti. Come altre divinità indiane, Parvati ha molteplici compiti e diversi aspetti o forme; a ogni forma, sia essa malefica o benefica, corrisponde un nome diverso; alla forma benefica corrispondono i nomi [[Unfa]], [[FaganMata]] (Madre del Mondo) e [[Annapurna]]. Nella forma malefica e terribile Parvati assume il nome [[Durga]] sinonimo di [[Kali]], la più concreta rappresentazione delle [[Devi-Shakti]] nere; a queste forme si danno anche i nomi [[Canda]], [[Karali]] e [[Bhairavi]] (v. [[Devi]]). In India Parvati è venerata come la controparte di [[Shiva]] guerriero, e quindi anche sotto l'aspetto di divinità malefica e sanguinaria incarnazione delle [[Devi-Shakti]] spaventose, alle quali fino a poco tempo fa venivano offerti sacrifici umani. La dea non ha templi importanti, ma le sue statue e i suoi altari, generalmente sistemati nei templi di [[Shiva]], sono oggetto di grande culto da parte di moltissimi indiani.
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Seconda moglie di [[Shiva]] (la prima fu [[Sati]]); detta la Montanina in quanto figlia dell'Himalaya. Personifica la potenza dell'energia femminile del dio suo sposo. Dimora nel leggendario [[Kailasa]], paradiso di [[Shiva]], localizzato oggi vicino al sacro lago [[Monsoravar]] al confine col Tibet. Con Parvati e [[Shiva]] vivono i tre figli [[Ganesha]], [[Kartikeya]] e [[Kubera]], oltre ai [[Gandharva]] e alle [[Apsaras]] che allietano la compagnia con melodiosi canti celesti. Come altre divinità indiane, Parvati ha molteplici compiti e diversi aspetti o forme; a ogni forma, sia essa malefica o benefica, corrisponde un nome diverso; alla forma benefica corrispondono i nomi [[Unfa]], [[Fagan-Mata]] (Madre del Mondo) e [[Annapurna]]. Nella forma malefica e terribile Parvati assume il nome [[Durga]] sinonimo di [[Kali]], la più concreta rappresentazione delle [[Devi-Shakti]] nere; a queste forme si danno anche i nomi [[Canda]], [[Karali]] e [[Bhairavi]] (v. [[Devi]]). In India Parvati è venerata come la controparte di [[Shiva]] guerriero, e quindi anche sotto l'aspetto di divinità malefica e sanguinaria incarnazione delle [[Devi-Shakti]] spaventose, alle quali fino a poco tempo fa venivano offerti sacrifici umani. La dea non ha templi importanti, ma le sue statue e i suoi altari, generalmente sistemati nei templi di [[Shiva]], sono oggetto di grande culto da parte di moltissimi indiani.
  
 
[[Categoria:Mitologia Indiana]]
 
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[[Categoria:Divinità]]
 
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Versione delle 00:06, 24 mag 2010

Seconda moglie di Shiva (la prima fu Sati); detta la Montanina in quanto figlia dell'Himalaya. Personifica la potenza dell'energia femminile del dio suo sposo. Dimora nel leggendario Kailasa, paradiso di Shiva, localizzato oggi vicino al sacro lago Monsoravar al confine col Tibet. Con Parvati e Shiva vivono i tre figli Ganesha, Kartikeya e Kubera, oltre ai Gandharva e alle Apsaras che allietano la compagnia con melodiosi canti celesti. Come altre divinità indiane, Parvati ha molteplici compiti e diversi aspetti o forme; a ogni forma, sia essa malefica o benefica, corrisponde un nome diverso; alla forma benefica corrispondono i nomi Unfa, Fagan-Mata (Madre del Mondo) e Annapurna. Nella forma malefica e terribile Parvati assume il nome Durga sinonimo di Kali, la più concreta rappresentazione delle Devi-Shakti nere; a queste forme si danno anche i nomi Canda, Karali e Bhairavi (v. Devi). In India Parvati è venerata come la controparte di Shiva guerriero, e quindi anche sotto l'aspetto di divinità malefica e sanguinaria incarnazione delle Devi-Shakti spaventose, alle quali fino a poco tempo fa venivano offerti sacrifici umani. La dea non ha templi importanti, ma le sue statue e i suoi altari, generalmente sistemati nei templi di Shiva, sono oggetto di grande culto da parte di moltissimi indiani.