Differenze tra le versioni di "Paride"

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[[Immagine:paridecanova.jpg|250px|thumb|right|Antonio Canova, Paride (1807), Gesso, cm. 201 x 105, Venezia, Museo Correr, Loggia napoleonica]]
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Secondo figlio di [[Priamo]] e di [[Ecuba]] (pure detto [[Alessandro]]), strumento degli dèi per la distruzione di [[Troia]].  
 
 
 
== La nascita e l'abbandono ==
 
La notte in cui venne al mondo, e più precisamente poco prima del parto, sua madre sognò di partorire una torcia la quale avrebbe bruciato l'Asia. Il figlio di primo letto di [[Priamo]], [[Esaco]], che aveva la facoltà di fornire oracoli, rivelò che sarebbe nato in quel giorno il bimbo che avrebbe causato la distruzione di [[Troia]] e che perciò bisognava ucciderlo assieme alla madre. Ma quel giorno partorirono altre due donne nel palazzo di [[Priamo]], la sorella del re, [[Cilla]] (che partorì [[Munippo]]) e [[Teano]], sorella di Ecuba (che divenne madre di [[Mimante]]); [[Priamo]] decise di fare uccidere [[Cilla]] e [[Munippo]], ma temendo fortemente che fosse proprio Paride il bimbo della profezia ordinò che venisse esposto sul monte [[Ida]]. Il pastore [[Agelao (4)|Agelao]] fu incaricato di questo compito, e così egli fece; ma dopo qualche giorno ritornando sul posto vide che un'orsa allattava il bimbo, e allora [[Agelao (4)|Agelao]] decise di allevarlo come figlio suo. Paride cresceva forte, bello ed intelligente, ma ignaro della sua vera identità pascolava le mandrie sul monte [[Ida (2)|Ida]]. Amò la ninfa [[Enone]] che gli diede un figlio, [[Corito]]. Per tutto il tempo che visse tra i pastori, Paride fu chiamato [[Alessandro]]. Intanto [[Eris]] per vendicarsi del fatto di non essere stata invitata alle nozze di [[Peleo]] e [[Teti]], gettò fra le dee il pomo aureo con la scritta alla più bella il pomo fu violentemente conteso da [[Era]], [[Atena]] e [[Afrodite]]. E siccome il destino aveva così deciso al fine che si compisse la distruzione di [[Troia]]. Per ordine di [[Zeus]], [[Ermes]] portò le tre dee di fronte a Paride perché facesse da arbitro. Paride in questa situazione trovò molte difficoltà perché ognuna delle dee meritava il premio ed ognuna offriva doni immensi ma alla fine decretò la vincita di [[Afrodite]] che gli diede il proprio amore e le promise la bella [[Elena]]. A causa di questo difficoltoso verdetto [[Era]] ed [[Atena]]  che non accettarono la sconfitta parteggiarono per i greci quando scoppiò la [[guerra di Troia]].
 
 
 
== Il ritorno a corte e il ratto di Elena ==
 
Un giorno [[Priamo]] mandò a chiedere un toro dalla mandria di [[Agelao]] e Paride per il desiderio di vedere [[Troia]] si prestò a portarlo in città e partecipando ad una festa alla corte di [[Priamo]] superò i suoi fratelli in tutte le gare e visto che tutti lo consideravano uno schiavo stava per nascere una lite generale quando [[Agelao]] rivelò la vera identità del giovane, allora [[Priamo]] felice di avere ritrovato il figlio e ritenendo che la profezia ormai non si sarebbe più avverata lo accolse a corte. Presto gli affidò la missione di riportare a [[Troia]] [[Esione]]. Paride che non aveva dimenticato la promessa di [[Afrodite]] fece rotta, con le navi che gli aveva costruito l'amico [[Fereclo]], su [[Sparta]], dove vi abitava la bella [[Elena]], e dopo averla fatta innamorare fuggì con lei. [[Menelao]], offeso da questa azione, col fratello [[Agamennone]] e tutti i greci mosse contro [[Troia]].
 
 
 
== La guerra di Troia e la morte ==
 
Fallite le trattative (anche a causa dei maneggi di [[Antimaco]], il consigliere di [[Priamo]]) scoppiò la guerra, alla quale Paride partecipò non tanto per attaccamento alla città in pericolo quanto piuttosto per continuare a godersi [[Elena]]; egli dette spesso prove di infigardaggine e solo il rimprovero di [[Ettore]] lo costrinse a battersi a duello con [[Menelao]]: questi stava per ucciderlo ma [[Afrodite]] lo salvò. Per puro caso toccò proprio a lui uccidere [[Achille]], ma non potè vantarsene a lungo, perché poco dopo fu ferito a morte da una freccia di [[Filottete]] - il quale con un'altra lo accecò - e solo allora si ricordò di [[Enone]] che con le sue erbe avrebbe potuto guarirlo e ridargli la vista: ma la ninfa a causa del tradimento con [[Elena]] si rifiutò. Da [[Elena]] ebbe tre figli maschi [[Bunomo]], [[Agano]],
 
[[Ideo]] (i quali morirono tutti e tre bambini per il crollo di una casa) e una figlia che si chiamò come la madre.
 
 
 
== Interpretazione ==
 
Unico caso di guerriero bello dall'animo malvagio e poco eroico, Paride viene disprezzato da tutti i mitografi greci: in particolare non gli vengono perdonate le posizioni da lui assunte durante le assemblee convocate da [[Priamo]] dopo il ratto di [[Elena]] e l'uccisione di [[Corito]], il figlio che ebbe da [[Enone]] (sembra che il ragazzo fosse stato da lui sorpreso in atteggiamento intimo con Elena). Gli autori della latinità tendono invece a darne un ritratto meno negativo, ignorando i suoi crimini.
 
 
 
== Amici di Paride ==
 
*[[Fereclo]]
 
*[[Ippoloco (3)|Ippoloco]]
 
*[[Mimante]]
 
*[[Pisandro]]
 
 
 
== Luogotenenti di Paride nella guerra di Troia ==
 
*[[Agenore]]
 
*[[Alcatoo (2)|Alcatoo]]
 
 
 
== Riferimenti letterari ==
 
=== La figura di Paride nella letteratura postclassica ===
 
*Dante, ''Commedia''. Paride viene collocato insieme ad [[Achille]] ed [[Elena]] nel cerchio infernale dei lussuriosi: il poeta lo chiama ''Parìs''.
 
 
 
<poem>" '' Elena vedi, per cui tanto reo''
 
''tempo si volse, e vedi ’l grande Achille,''
 
''che con amore al fine combatteo.''
 
''Vedi Parìs, Tristano'' " </poem>
 
 
 
*William Shakespeare, ''Troilo e Cressida'', tragedia.
 
 
 
==Bibliografia==
 
===Fonti antiche===
 
*[[Omero]], [[Iliade]] XXIV, 25 ss.
 
*[[Euripide]], [[Le Troiane]] 924 ss.
 
*[[Euripide]], [[Ifigenia in Aulide]] 1290 ss.
 
*[[Luciano]], [[Dialoghi degli dèi]] 20
 
*[[Luciano]], [[Dialoghi marini]] 5
 
*[[Igino]], [[Favole]] 92
 
 
 
==Galleria==
 
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Immagine:paridecanova.jpg|<center>Antonio Canova, ''Paride'' (1807), Gesso, cm. 201 x 105, Venezia, Museo Correr, Loggia napoleonica
 
Immagine:Paridegiudizio.jpg|<center>''Il giudizio di Paride'', vaso, 560 a.C., Museo del Louvre - Francia
 
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Versione delle 13:13, 6 mag 2013