Palici

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: Παλικοί
Altri nomi: -
Etimologia: nati due volte
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità della Natura
Specificità: Divinità dei Vulcani
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento: Fuoco
Habitat: Vulcano
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Divinità ctonie, protettrici della zona vulcanica della piana di Catania furono ritenuti due figli gemelli di Zeus o del dio locale Adrano e della ninfa Talia. Per sottrarsi alla persecuzione della gelosissima Era, Talia si era fatta nascondere da Zeus sotto terra; ed, un giorno, poco lontano dal fiume Simmete (che scorreva nella Sicilia) si videro uscire dalla terra i due bambini che la ninfa aveva partoriti e che furono chiamati Palici dalle parole greche: pàlin ikèsthai, che vogliono dire nati due volte: cioè da Talia e dalla terra. Essi professavano l'arte degli indovini; nei pressi del tempio dove rendevano i loro oracoli, sgorgava una sorgente di acqua bollente e sulfurea, che la superstizione credeva fosse stata culla dei due gemelli, subito assunti nel novero degli déi. Sulla sponda del laghetto, si usava, quando sorgeva qualche lite fra gli abitanti del luogo, di asseverare con giuramento i termini della controversia; e lo spergiuro era perseguitato dal castigo degli déi. Nel tempio dei Palici si rifugiavano pure gli schiavi maltrattati dai padroni; e a questi era proibito di andarli a riprendere, se non dopo aver prestato giuramento, in nome dei fratelli Palici, di trattare con umanità e dolcezza i propri dipendenti. Per questo motivo il tempio dei fratelli Palici divenne centro di ribellioni di schiavi.