Differenze tra le versioni di "Palamede"

(Nuova pagina: Figlio di Nauplio e di Amimone. Partecipò alla guerra di Troia e pagò con la vita l'avere smascherato l'inganno di Ulisse. Quando Menelao si accorse del rapimento...)
 
Riga 1: Riga 1:
Figlio di [[Nauplio]] e di [[Amimone]]. Partecipò alla [[guerra di Troia]] e pagò con la vita l'avere smascherato l'inganno di [[Ulisse]]. Quando [[Menelao]] si accorse del rapimento di [[Elena]], andò da suo fratello [[Agamennone]] a [[Micene]], e gli chiese di raccogliere un esercito per marciare contro [[Troia]]. [[Agamennone]] mandò dei messaggeri presso tutti i re della Grecia, rammentando loro gli antichi giuramenti, e li esortò a lottare ognuno per l'incolumità della propria sposa, perché quell'affronto aveva colpito la Grecia intera. Erano in molti ad aver desiderio di guerra, e si presentarono anche a [[Itaca]], da [[Ulisse]]. Ma [[Ulisse]] non aveva nessuna intenzione di partecipare alla guerra, e si finse pazzo. Palamede capì che [[Ulisse]] li stava ingannando e decise di smascherarlo. Mentre [[Ulisse]] fingeva un attacco di follia, gli andò dietro: poi all'improvviso strappò il piccolo [[Telemaco]] dalle braccia della madre [[Penelope]], ed estrasse la spada come per volerlo uccidere. Allora [[Ulisse]] si tradì, confessò la sua finzione, e partecipò alla guerra. In seguito [[Ulisse]] prese un prigioniero frigio, e lo costrinse a scrivere una falsa lettera, come se fosse inviata da [[Priamo]] a Palamede, con degli accordi di tradimento; poi, dopo aver nascosto dell'oro nella tenda di Palamede, lasciò cadere quella lettera in mezzo all'accampamento. [[Agamennone]] la lesse, trovò l'oro, e consegnò Palamede agli alleati perché venisse lapidato come traditore. Una curiosità, il monte che sovrasta [[Nauplia]] si chiama Palamede.
+
Figlio di [[Nauplio]] e di [[Amimone]]. Partecipò alla [[guerra di Troia]] e pagò con la vita l'avere smascherato l'inganno di [[Ulisse]].
 +
 
 +
==Lo smascheramento della finta follia di Ulisse==
 +
Quando [[Menelao]] si accorse del rapimento di [[Elena]], andò da suo fratello [[Agamennone]] a [[Micene]], e gli chiese di raccogliere un esercito per marciare contro [[Troia]]. [[Agamennone]] mandò dei messaggeri presso tutti i re della Grecia, rammentando loro gli antichi giuramenti, e li esortò a lottare ognuno per l'incolumità della propria sposa, perché quell'affronto aveva colpito la Grecia intera. Erano in molti ad aver desiderio di guerra, e si presentarono anche a [[Itaca]], da [[Ulisse]]. Ma [[Ulisse]] non aveva nessuna intenzione di partecipare alla guerra, e si finse pazzo. Palamede capì che [[Ulisse]] li stava ingannando e decise di smascherarlo. Mentre [[Ulisse]] fingeva un attacco di follia, gli andò dietro: poi all'improvviso strappò il piccolo [[Telemaco]] dalle braccia della madre [[Penelope]], ed estrasse la spada come per volerlo uccidere. Allora [[Ulisse]] si tradì, confessò la sua finzione, e partecipò alla guerra.
 +
==La vendetta di Ulisse==
 +
Durante la [[guerra di Troia]],  [[Ulisse]] prese un prigioniero frigio, e lo costrinse a scrivere una falsa lettera, come se fosse inviata da [[Priamo]] a Palamede, con degli accordi di tradimento; poi, dopo aver nascosto dell'oro nella tenda di Palamede, lasciò cadere quella lettera in mezzo all'accampamento. [[Agamennone]] la lesse, trovò l'oro, e consegnò Palamede agli alleati perché venisse lapidato come traditore. Una curiosità, il monte che sovrasta [[Nauplia]] si chiama Palamede.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Eroi]]
 
[[Categoria:Eroi]]

Versione delle 23:39, 9 mag 2010

Figlio di Nauplio e di Amimone. Partecipò alla guerra di Troia e pagò con la vita l'avere smascherato l'inganno di Ulisse.

Lo smascheramento della finta follia di Ulisse

Quando Menelao si accorse del rapimento di Elena, andò da suo fratello Agamennone a Micene, e gli chiese di raccogliere un esercito per marciare contro Troia. Agamennone mandò dei messaggeri presso tutti i re della Grecia, rammentando loro gli antichi giuramenti, e li esortò a lottare ognuno per l'incolumità della propria sposa, perché quell'affronto aveva colpito la Grecia intera. Erano in molti ad aver desiderio di guerra, e si presentarono anche a Itaca, da Ulisse. Ma Ulisse non aveva nessuna intenzione di partecipare alla guerra, e si finse pazzo. Palamede capì che Ulisse li stava ingannando e decise di smascherarlo. Mentre Ulisse fingeva un attacco di follia, gli andò dietro: poi all'improvviso strappò il piccolo Telemaco dalle braccia della madre Penelope, ed estrasse la spada come per volerlo uccidere. Allora Ulisse si tradì, confessò la sua finzione, e partecipò alla guerra.

La vendetta di Ulisse

Durante la guerra di Troia, Ulisse prese un prigioniero frigio, e lo costrinse a scrivere una falsa lettera, come se fosse inviata da Priamo a Palamede, con degli accordi di tradimento; poi, dopo aver nascosto dell'oro nella tenda di Palamede, lasciò cadere quella lettera in mezzo all'accampamento. Agamennone la lesse, trovò l'oro, e consegnò Palamede agli alleati perché venisse lapidato come traditore. Una curiosità, il monte che sovrasta Nauplia si chiama Palamede.