Ossilo (2)

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figlio di Emone o, secondo Plutarco, di Andremone e Gorga, sorella di Deianira.
A Ossilo è legata la leggenda del ritorno dei discendenti di Etolo in Elide. Ossilo, avendo ucciso accidentalmente il fratello Termio nel lanciare il disco, dovette lasciare il paese e si rifugiò in Elide. Dopo che fu trascorso il tempo del suo esilio (un anno), si mise in cammino per ritornare in Etolia. E capitò che, in quel momento, gli Eraclidi stessero aspettndo, secondo il vaticinio dell'oracolo, di trovare una guida "con tre occhi", che li avrebbe guidati in Peloponneso. Ossilo, che secondo alcuni era orbo (a causa di una ferita causata da una freccia) o era salito su un cavallo orbo, si presentò davanti a loro, e gli Eraclidi capirono che l'oracolo si era avverato, poichè l'uomo dinanzi a loro possedeva, assieme alla sua cavalcatura, tre occhi. Gli chiesero dunque di portarli in Peloponneso e Ossilo accettò. Diede loro la vittoria ma richiese come ricompensa il regno d'Elide, appartenuto ai suoi antenati. Temendo tuttavia che, se gli Eraclidi avessero visto la bellezza dell'Elide, si sarebbero mostrati poco propensi a cedergliela, li condusse in Arcadia.
Quando gli Eraclidi si furono spartiti i regni conquistati, Ossilo si presentò alle frontiere dell'Elide con i suoi Etoli. Qui si scontrò con il re Eleio. Dato che le forze delle due parti si equivalevano, si decise di risolvere la questione con un duello. Gli Elei scelsero come loro campione l'arciere Degmeno, gli Etoli il fiondatore Pirecme. Fu quest'ultimo ad avere la meglio e così Ossilo si riprese il trono del suo antenato Endimione.
Ossilo si dimostrò un governatore saggio e giusto, permettendo agli Elei di rimanere nella regione ed ai nuovi coloni Etoli di integrarsi perfettamente. Mantenne gli antichi culti del paese, abbellì la capitale.
Si distinse per la protezione nei confronti degli Achei, perseguitati dai Dori invasori e per il recupero dei Giochi Olimpici, fondati da Eracle, che erano caduti in disuso.

Matrimonio e figli

Ossilo sposò Pieria, dalla quale ebbe due figli: Etolo e Laia.