Differenze tra le versioni di "Oronte (1)"

(Nuova pagina: Nobile licio, partecipò alla guerra di Troia col suo re Sarpedonte, che si era schierato con gli assediati. Alla morte del re le truppe passarono sotto il comando di suo cugino Gl...)
 
Riga 3: Riga 3:
 
== La morte ==
 
== La morte ==
  
Alla caduta di Troia, tra i Lici superstiti solo Scilaceo decise di tornare in patria: tutti gli altri, sotto la guida di [[Oronte]], si aggregarono a [[Enea]], che fece vela con la flotta troiana per l'Occidente, alla ricerca di una nuova patria. La nave dei Lici affondò in mare aperto durante una tempesta: Oronte e molti dei suoi finirono risucchati dai flutti, sicché le loro anime restarono tormentate per l'eternità, come lo stesso Enea dovette amaramente constatò in occasione della sua discesa agli inferi: egli vide infatti l'anima del condottiero licio vagare senza pace al di fuori dei cancelli dell'Ade.
+
Alla caduta di Troia, tra i Lici superstiti solo Scilaceo decise di tornare in patria: tutti gli altri, sotto la guida di Oronte, si aggregarono a [[Enea]], che fece vela con la flotta troiana per l'Occidente, alla ricerca di una nuova patria. La nave dei Lici affondò in mare aperto durante una tempesta: Oronte e molti dei suoi finirono risucchati dai flutti, sicché le loro anime restarono tormentate per l'eternità, come lo stesso Enea dovette amaramente constatò in occasione della sua discesa agli inferi: egli vide infatti l'anima del condottiero licio vagare senza pace al di fuori dei cancelli dell'Ade.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]

Versione delle 20:43, 19 apr 2011

Nobile licio, partecipò alla guerra di Troia col suo re Sarpedonte, che si era schierato con gli assediati. Alla morte del re le truppe passarono sotto il comando di suo cugino Glauco, e quando morì anche costui, sotto quello di [Oronte]].

La morte

Alla caduta di Troia, tra i Lici superstiti solo Scilaceo decise di tornare in patria: tutti gli altri, sotto la guida di Oronte, si aggregarono a Enea, che fece vela con la flotta troiana per l'Occidente, alla ricerca di una nuova patria. La nave dei Lici affondò in mare aperto durante una tempesta: Oronte e molti dei suoi finirono risucchati dai flutti, sicché le loro anime restarono tormentate per l'eternità, come lo stesso Enea dovette amaramente constatò in occasione della sua discesa agli inferi: egli vide infatti l'anima del condottiero licio vagare senza pace al di fuori dei cancelli dell'Ade.