Orishas

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Oriscia, Orixa, Orisa, Oricha
Etimologia: -
Sesso: Maschio e Femmina
Genitori: [[]] e [[]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Africana Tribale
Continente: Africa
Area: Africa Occidentale
Paese: Nigeria
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Yoruba
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Epiteti
Specificità: Epiteti Collettivi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Gli Orisha o Oriscià (noti anche come Oricha in spagnolo, Òrìsà in yoruba, Orixá in portoghese) sono semidivinità appartenenti originariamente alla mitologia del popolo Yoruba dell'Africa occidentale, il cui culto si è diffuso a partire dal XVII secolo anche nelle religioni sincretiche afroamericane. Nei culti sincretici gli Orisha sono spesso messi in relazione con i santi cristiani. Dalla tradizione degli Orisha derivano i Loa del Voodoo.
Gli orisha furono create da Olorun, che è il Dio supremo del popolo Yoruba, per rappresentare tutti i suoi domini qui nella terra, e quindi con il duplice scopo di proteggere l'esistenza dei fedeli e di guidarla, attraverso una elaborata rete di leggende, norme, racconti mitologici che caratterizzano le singole divinità, queste ultime paragonabili a quelli dell'Olimpo greco se non altro per la manifestazione di vizi e difetti umani.
Radicati nella religione nativa del popolo Yoruba, si dice che la maggior parte degli orisha sia esistita in precedenza nell'Orun - il mondo degli spiriti - per poi diventare Irunmole - spiriti o esseri divini incarnati come umani sulla Terra. Gli Irunmole assunsero un'identità umana e vissero come normali esseri umani nel mondo fisico, ma poiché avevano origine nel divino, al momento della loro creazione avevano grande saggezza e potere.
 Nella mitologia vengono menzionati circa 600 divinità primarie, divise in due classi fondamentali, l'una legata al culto dell'elemento celeste l'altra a quello terrestre.
Questa religione ha scavalcato i confini delle terre Yoruba assieme ai deportati africani e si è diffusa in America, intorno al XVIII secolo mescolandosi sia con i culti indigeni del continente sia, con elementi della tradizione cattolica, dando vita grazie ad un sincretismo religioso e ad un fenomeno transculturale, a quella fusione di riti, credenze, pratiche diversificate a seconda del luogo di formazione e denominate Candomblé in Brasile, Santeria a Cuba, Vudù ad Haiti.
Ogni Orisha sin dalle origini, venne identificato con un santo cattolico, prendendo spunto da una caratteristica comune in vita, oppure per assomiglianze nelle rappresentazioni oppure ancora per credenze comuni nei poteri invocati.
 Se inizialmente, questa identificazione serviva per camuffare il nuovo culto e preservarlo dalla persecuzione dei dominatori europei, con il passare degli anni si è rafforzata sempre più al punto che i praticanti la Santeria non disdegnano la pratica di riti cattolici.
Gli orisha, che solitamente in vita erano uomini importanti dotati di potere, vengono propiziati tramite riti sacrificali, offerte floreali, culinarie che rispettino i loro gradimenti, e spesso in loro onore vengono praticate danze ispirate alla loro vita. Gli orisha posseggono i loro fedeli iniziati, trasferendo su questi ultimi poteri ma anche sintomi caratteristici della divinità.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]


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Fonti Moderne[modifica]


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