Orfeo

File:Orfeolira.jpg
Orfeo suona la lira, Mosaico pavimentale romano, II secolo d.C., Museo archeologico, Palermo, Sicilia (Italia)

Poeta mitico di origine tracia, figlio di Eagro e della musa Calliope, marito della ninfa Euridice. La bellezza della sua voce era tale da muovere le pietre e da ammansire gli animali feroci.

Orfeo ed Euridice

Quando Euridice, fuggendo da Aristeo che la inseguiva, fu morsa da un serpente e morì, Orfeo scese vivo nell'Ade, e commosse col suo canto Persefone che gli concesse di riprendersi Euridice a patto che durante il viaggio non si volgesse mai indietro per guardarla, ma non avendo potuto egli resistere si voltò, ed Euridice subito scomparve.

La spedizione degli Argonauti

Accompagnò gli Argonauti nell'impresa del vello d'oro: quando la nave si avvicinò allo scoglio delle Sirene, Orfeo intonò un canto con tutta la potenza della sua voce in modo da coprire i richiami suadenti delle perfide incantatrici. Morì lapidato dalle donne tracie per essersi opposto alle orge dionisiache: dopo l'uccisione, il suo corpo fu fatto a pezzi.

I misteri Orfici

Fu reputato il fondatore della religione orfica (Teogonia, Cosmogonia, Morale), che ebbe larga diffusione, praticata nei misteri orfici. Secondo tale religione l'anima per un peccato, nemica degli dèi, è relegata nella vita terrena in un corpo come in un carcere. Attraverso l'iniziazione, la pietà, l'estasi, i digiuni, l'osservanza dei riti, deve purificarsi così da trovare grazia nell'Ade e ritornare divina.