Differenze tra le versioni di "Orfeo"

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Poeta mitico di origine tracia, figlio di [[Eagro]] e della musa [[Calliope]], marito della [[ninfa]] [[Euridice]]. La bellezza della sua voce era tanta da muovere le pietre e da ammansire gli animali feroci. Quando [[Euridice]], fuggendo da [[Aristeo]] che la inseguiva, fu morsa da un serpente e morì, Orfeo scese vivo nell'[[Ade]], e commosse col suo canto [[Persefone]] che gli concesse di riprendersi [[Euridice]] a patto che durante il viaggio non si volgesse mai indietro per guardarla, ma non avendo potuto egli resistere si voltò, ed [[Euridice]] subito scomparve. Accompagnò gli [[Argonauti]] nell'impresa del [[vello d'oro]]: quando la nave si avvicinò allo scoglio delle [[Sirene]], Orfeo intonò un canto con tutta la potenza della sua voce in modo da coprire i richiami suadenti delle perfide incantatrici. Morì lapidato dalle donne tracie per essersi opposto alle orge dionisiache: dopo l'uccisione, il suo corpo fu fatto a pezzi. Fu reputato il fondatore della religione orfica (Teogonia, Cosmogonia, Morale), che ebbe larga diffusione, praticata nei mistreri orfici. Secondo tale religione l'anima per un peccato, nemica degli dèi, è relegata nella vita terrena in un corpo come in un carcere. Attreverso l'iniziazione, la pietà, l'estasi, i digiuni, l'osservanza dei riti, deve purificarsi così da trovare grazia nell'[[Ade]] e ritornare divina.
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Poeta mitico di origine tracia, figlio di [[Eagro]] e della musa [[Calliope]], marito della [[ninfa]] [[Euridice]]. La bellezza della sua voce era tale da muovere le pietre e da ammansire gli animali feroci. Quando [[Euridice]], fuggendo da [[Aristeo]] che la inseguiva, fu morsa da un serpente e morì, Orfeo scese vivo nell'[[Ade]], e commosse col suo canto [[Persefone]] che gli concesse di riprendersi [[Euridice]] a patto che durante il viaggio non si volgesse mai indietro per guardarla, ma non avendo potuto egli resistere si voltò, ed [[Euridice]] subito scomparve. Accompagnò gli [[Argonauti]] nell'impresa del [[vello d'oro]]: quando la nave si avvicinò allo scoglio delle [[Sirene]], Orfeo intonò un canto con tutta la potenza della sua voce in modo da coprire i richiami suadenti delle perfide incantatrici. Morì lapidato dalle donne tracie per essersi opposto alle orge dionisiache: dopo l'uccisione, il suo corpo fu fatto a pezzi. Fu reputato il fondatore della religione orfica (Teogonia, Cosmogonia, Morale), che ebbe larga diffusione, praticata nei mistreri orfici. Secondo tale religione l'anima per un peccato, nemica degli dèi, è relegata nella vita terrena in un corpo come in un carcere. Attreverso l'iniziazione, la pietà, l'estasi, i digiuni, l'osservanza dei riti, deve purificarsi così da trovare grazia nell'[[Ade]] e ritornare divina.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Eroi]]
 
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Versione delle 19:21, 31 mar 2011

Poeta mitico di origine tracia, figlio di Eagro e della musa Calliope, marito della ninfa Euridice. La bellezza della sua voce era tale da muovere le pietre e da ammansire gli animali feroci. Quando Euridice, fuggendo da Aristeo che la inseguiva, fu morsa da un serpente e morì, Orfeo scese vivo nell'Ade, e commosse col suo canto Persefone che gli concesse di riprendersi Euridice a patto che durante il viaggio non si volgesse mai indietro per guardarla, ma non avendo potuto egli resistere si voltò, ed Euridice subito scomparve. Accompagnò gli Argonauti nell'impresa del vello d'oro: quando la nave si avvicinò allo scoglio delle Sirene, Orfeo intonò un canto con tutta la potenza della sua voce in modo da coprire i richiami suadenti delle perfide incantatrici. Morì lapidato dalle donne tracie per essersi opposto alle orge dionisiache: dopo l'uccisione, il suo corpo fu fatto a pezzi. Fu reputato il fondatore della religione orfica (Teogonia, Cosmogonia, Morale), che ebbe larga diffusione, praticata nei mistreri orfici. Secondo tale religione l'anima per un peccato, nemica degli dèi, è relegata nella vita terrena in un corpo come in un carcere. Attreverso l'iniziazione, la pietà, l'estasi, i digiuni, l'osservanza dei riti, deve purificarsi così da trovare grazia nell'Ade e ritornare divina.