Oisin

Figlio di Fionn mac Cumhaill, era un poeta ed un guerriero che faceva parte dei Fianna. Il suo personaggio compare nel Ciclo Feniano, della gran parte del quale è anche il narratore.

Nascita

Secondo la leggenda, sua madre Sadbh era stata tramutata in cervo dal druido Fer Doirich. Quando Fionn, nel corso di una battuta di caccia, la catturò senza però farle del male, riacquistò fattezze umane. Innamoratosi di lei, Fionn decise di sposarla ma, una volta rimasta incinta, Fer Doirich riuscì a ritrovarla ed a trasformarla nuovamente in cervo; l'istinto selvatico prevalse e fuggì nella foresta, scomparendo per sempre. Sette anni più tardi, Fionn trovò il suo bambino, abbandonato sul monte Ben Bulben. Per questo gli fu dato il nome Oisín che significa "cerbiatto".

Oisín nel Tír na nOg

Oisín nel Tír na nOg è l'echtra, o storia di avventure, più celebre che lo riguardi. Narra del suo incontro con una fata di nome Niamh, che innamoratasi di lui lo portò con sé nel Tír na nÓg ("terra dell'eterna giovinezza", conosciuta anche come Tír Tairngire, ovverosia "terra della promessa"). Dalla loro unione nacquero un bambino, Oscar, destinato ad essere ricordato per le sue gesta, ed una bambina, Plor na mBan. Dopo tre anni, Oisín decise di tornare in Irlanda per visitare i suoi cari, ma Niamh lo avvertì che, benché gli anni trascorsi a Tír na nÓg fossero stati solo tre, quelli passati in Irlanda erano ormai trecento, e gli sarebbero piombati addosso non appena avesse toccato terra. Gli diede il proprio cavallo, Embarr, e gli fece promettere di non smontare di sella per nessuna ragione. Oisín promise, e ritornò nei suoi luoghi solo per trovare la casa di Fionn, presso la collina di Almu, abbandonata e completamente in rovina. Risolse così di ritornare a Tír na nOg, ma lungo la strada, mentre cercava di aiutare un uomo a sollevare una pietra su un carro, le sue redini si spezzarono e cadde a terra, divenendo istantaneamente un vecchio canuto proprio come aveva predetto Niamh, mentre il cavallo tornò al galoppo a Tír na nOg.