Nuton

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SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Nuiton
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Folklore
Continente: Europa
Area: Europa Centrale
Paese: Francia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: -
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Piccolo Popolo
Specificità: Folletti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento: Terra
Habitat: Casa
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Artigianato

Nuton o Nuiton è il nome di un folletto francese. Il Nuton è uno spirito benevolo e molto potente, ma anche permaloso; se lo si offende diviene pericoloso. Esce soltanto durante la notte, e per questo motivo le sue descrizioni sono alquanto carenti. È alto fra i 60 e i 90 centimetri, ma può anche non arrivare nemmeno a 30; ha la barba ed è di colore scuro, con gli occhi neri e vispi; l'aspetto generale è quello di un vecchietto benevolo. I Nutons sono abili artigiani e fabbri; in cambio di vivande svolgono alla perfezione i lavori che si affidano loro. A volte prendono in mogli delle donne umane, ma la prole che nasce da questi matrimoni è per lo più deforme, con un solo occhio in mezzo alla testa; questo è il motivo per cui spesso scambiano i loro mostriciattoli con dei bambini umani (v. Changeling).

ETIMOLOGIA[modifica]

La denominazione deriva dal dio romano del mare Nettuno, pur trattandosi, nel nostro caso, di uno spirito legato prevalentemente alla terra. Probabilmente lo spostamento di significato deriva dall'aver creduto che questi folletti abitassero le grotte scavate dal mare; successivamente ogni altra grotta è diventata una loro possibile dimora, e si è perduto l'originario legame con l'elemento acquatico. In questo processo ha probabilmente giocato anche l'assonanza tra Nuit, notte, e Nuitons, ritenuti abitatori di luoghi oscuri e notturni come le caverne. Più di recente la parola si è trasformata nel francese Lutin; rimane nella sua forma originaria soltanto nel dialetto vallone.