Differenze tra le versioni di "Niso (1)"

(Interpretazione)
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== Interpretazione ==
 
== Interpretazione ==
La sortita di Eurialo e Niso nel nono libro dell'Eneide, se da un lato ricorda quella di Ulisse e Diomede nella Doloneia omerica, è però soprattutto caratterizzata dal particolare rapporto che lega i due protagonisti: un amore omosessuale, come quello di altre mitologiche coppie (tra cui i latini Cidone e Clizio nello stesso poema virgiliano); un amore che qui però si mantiene ancora senza rapporti carnali veri e propri (" ''amore pio'' ", come è scritto nel quinto libro, in occasione della prima apparizione dei due giovani troiani, durante la gara di corsa). Le differenze tra Eurialo e Niso emergono proprio durante la sortita: Niso, " ''acerrimus armis'' " per la sua esperienza di difensore di Troia, è colui che idea la strage, e la conduce da professionista della guerra scegliendo di eliminare personaggi insigni, che riceveranno morte istantanea: mentre Eurialo ucciderà un po' goffamente quattro nemici di basso lignaggio (" ''sine nomine plebem'' "). L'inesperienza di Eurialo si rivela però soprattutto quando sottrae gli adornamenti a due nemici, uno dei quali, Ramnete, viene ucciso non da lui ma da Niso, mentre l'altro, Messapo, neppure è tra le vittime: ed è proprio il bagliore dell'elmo di quest'ultimo che attirerà l'attenzione di Volcente. Un Eurialo straordinariamente eroico lo si vede invece una volta catturato da Volcente - impassibile, senza momenti di cedimento - e dopo essere stato trafitto dal comandante rutulo: Eurialo cade piegando la testa come un papavero, senza mandare un lamento. In quanto a Niso, è da notare che egli muore come suo fratello Asio nell'Iliade, nel tentativo di vendicare un compagno (ma Asio non è unito da rapporti omoerotici a Otrioneo).
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La sortita di Eurialo e Niso nel nono libro dell'Eneide, se da un lato ricorda quella di Ulisse e Diomede nella Doloneia omerica, è però soprattutto caratterizzata dal particolare rapporto che lega i due protagonisti: un amore omosessuale, come quello di altre mitologiche coppie (tra cui i latini Cidone e Clizio nello stesso poema virgiliano); un amore che qui però si mantiene ancora senza rapporti carnali veri e propri (" ''amore pio'' ", come è scritto nel quinto libro, in occasione della prima apparizione dei due giovani troiani, durante la gara di corsa). Le differenze tra Eurialo e Niso emergono proprio durante la sortita: Niso, " ''acerrimus armis'' " per la sua esperienza di difensore di Troia, è colui che idea la strage, e la conduce da professionista della guerra scegliendo di eliminare personaggi insigni, che riceveranno morte istantanea: mentre Eurialo ucciderà un po' goffamente quattro nemici di basso lignaggio (" ''sine nomine plebem'' "). L'inesperienza di Eurialo si rivela però soprattutto quando sottrae gli adornamenti a due nemici, uno dei quali, Ramnete, viene ucciso non da lui ma da Niso, mentre l'altro, Messapo, neppure è tra le vittime: ed è proprio il bagliore dell'elmo di quest'ultimo che attirerà l'attenzione di Volcente. Un Eurialo straordinariamente eroico lo si vede invece una volta catturato da Volcente - impassibile, senza momenti di cedimento - e dopo essere stato trafitto dal comandante rutulo: il giovinetto troiano cade piegando la testa come un papavero, senza mandare un lamento. In quanto a Niso, è da notare che egli muore come suo fratello Asio nell'Iliade, nel tentativo di vendicare un compagno (ma Asio non è unito da rapporti omoerotici a Otrioneo).
  
 
== Vittime di Niso nella guerra contro i Rutuli==
 
== Vittime di Niso nella guerra contro i Rutuli==

Versione delle 14:07, 17 apr 2013

Giovane e nobile troiano, ma nato e cresciuto sul monte Ida, era figlio di Irtaco e Arisbe, e fratello minore di Asio e Ippocoonte, insieme ai quali combatté nella guerra di Troia; come tutti i membri della sua famiglia era un appassionato cacciatore. Alla caduta della città seguì Enea nelle sue peregrinazioni insieme a Ippocoonte, prendendo con sé anche il giovanissimo Eurialo, divenuto suo amico inseparabile. Partecipò con Eurialo ai giochi funebri in onore di Anchise nella gara di corsa, e poi alla guerra contro i Rutuli.

La morte

Essendo la cittadella troiana assediata da 1.400 guerrieri di Turno, che aveva approfittato della momentanea assenza di Enea recatosi in Etruria alla ricerca di alleati, Niso comunicò a Eurialo la propria intenzione di andare incontro ad Enea; questi si offrì di seguirlo. I due amici effettuarono un'incursione notturna nel campo italico riuscendo ad uccidere molti guerrieri sorpresi nel sonno, tra cui il giovane condottiero Remo, che venne decapitato proprio da Niso; ma usciti dall'accampamento furono inseguiti da un gruppo di Rutuli guidati da Volcente, il quale catturò Eurialo e lo uccise. Niso, che nel frattempo aveva trovato riparo, uscì allo scoperto per cercare l'amico e, visto il suo cadavere, in un impeto d'ira trafisse il suo assassino e altri due nemici per poi trovare anch'egli la morte. I Rutuli mozzarono ai cadaveri dei due giovani le teste, che furono poi issate su lance e deposte davanti alle porte della cittadella troiana.


 In mezzo de lo stuol Niso si scaglia
solo a Volscente, solo contra lui
pon la sua mira. I cavalier che intorno
stavano a sua difesa, or quinci or quindi
lo tenevano a dietro. Ed ei pur sempre
addosso a lui la sua fulminea spada
rotava a cerco. E si fe' largo in tanto
ch'al fin lo giunse; e mentre che gridava,
cacciogli il ferro ne la strozza, e spinse.
Cosí non morse, che si vide avanti
morto il nimico. Indi da cento lance
trafitto addosso a lui, per cui moriva,

(Virgilio, Eneide)


Interpretazione

La sortita di Eurialo e Niso nel nono libro dell'Eneide, se da un lato ricorda quella di Ulisse e Diomede nella Doloneia omerica, è però soprattutto caratterizzata dal particolare rapporto che lega i due protagonisti: un amore omosessuale, come quello di altre mitologiche coppie (tra cui i latini Cidone e Clizio nello stesso poema virgiliano); un amore che qui però si mantiene ancora senza rapporti carnali veri e propri (" amore pio ", come è scritto nel quinto libro, in occasione della prima apparizione dei due giovani troiani, durante la gara di corsa). Le differenze tra Eurialo e Niso emergono proprio durante la sortita: Niso, " acerrimus armis " per la sua esperienza di difensore di Troia, è colui che idea la strage, e la conduce da professionista della guerra scegliendo di eliminare personaggi insigni, che riceveranno morte istantanea: mentre Eurialo ucciderà un po' goffamente quattro nemici di basso lignaggio (" sine nomine plebem "). L'inesperienza di Eurialo si rivela però soprattutto quando sottrae gli adornamenti a due nemici, uno dei quali, Ramnete, viene ucciso non da lui ma da Niso, mentre l'altro, Messapo, neppure è tra le vittime: ed è proprio il bagliore dell'elmo di quest'ultimo che attirerà l'attenzione di Volcente. Un Eurialo straordinariamente eroico lo si vede invece una volta catturato da Volcente - impassibile, senza momenti di cedimento - e dopo essere stato trafitto dal comandante rutulo: il giovinetto troiano cade piegando la testa come un papavero, senza mandare un lamento. In quanto a Niso, è da notare che egli muore come suo fratello Asio nell'Iliade, nel tentativo di vendicare un compagno (ma Asio non è unito da rapporti omoerotici a Otrioneo).

Vittime di Niso nella guerra contro i Rutuli