Nessie

È il nomignolo femminile con cui viene indicato familiarmente il cosiddetto Mostro di Loch Ness. Questo animale, apparso agli onori della cronaca in maniera massiccia nel 1933, rappresenta uno degli enigmi zoologici più conosciuti. Dal VI secolo ad oggi sono stati catalogati circa 300 avvistamenti, alcuni dei quali attribuibili a burle, sviste, allucinazioni e simili, ma nella gran parte attendibili. Se a ciò si aggiungono (sia pur prendendole con grande cautela) le ulteriori prove offerte da fotografie, filmati, riprese subacquee, segnalazioni tramite sonar, il dossier delle evidenze appare corposo e solido. Un certo numero di animali ignoti, di grandezza notevole vive con una buona probabilità nelle acque del lago; questa situazione sembra essere condivisa da molti altri laghi nel mondo, ma mai, come sul Loch Ness, ha dato luogo ad un tale fiorire di racconti, ricerche e mistificazioni.
La prima menzione che viene fatta di Nessie si trova nella biografia di San Columba, abate del monastero di lona, vissuto nel VI secolo. Il racconto si riferisce ad un viaggio che il Santo intraprese nell'anno 565. Sulle rive del fiume Ness vide un pover'uomo che era stato attaccato da un mostro acquatico ed ucciso. Il Santo incontrò poi il mostro e lo bloccò, mentre era sul punto di attaccare uno dei suoi compagni, riuscendo a respingerlo con la forza della sua santità. Dopo di allora abbiamo altre 15 testimonianze della presenza del Mostro di Loch Ness prima che diventasse tale nel 1933, quando scoppiò il vero e proprio caso. Bisogna chiarire che se è solo da questo anno che gli avvistamenti si intensificano in progressione geometrica, ciò è da mettere in rapporto, più che con la pubblicità fatta al caso, con l'ampliamento della strada del Great Glen, che congiungeva Fort Williams con Inverness, perché fino a quel momento le rive del lago erano state di difficile accessibilità.
Un'ultima precisazione: alcuni scrittori hanno fatto risalire gli antecedenti mitici del mostro, ed il nome stesso del lago, ad una presunta dea celtica Nessa, di cui il mostro, di nome An Niseag, sarebbe la personificazione. Purtroppo questa suggestiva interpretazione non sembra, a tutt'oggi, suffragata da alcuna testimonianza o prova scientificamente valida.