Nachzehrer

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Comunemente considerato della famiglia dei vampiri, ha con essi in comune soltanto il fatto che continua ad essere attivo anche dopo la morte. Ma la sua attività, anziché essere rivolta contro gli esseri viventi, come quella del Vampiro, è rivolta unicamente contro sé stesso: nella tomba infatti egli deve seguitare a nutrirsi, e lo fa a spese prima del sudario, e poi del proprio corpo; è insomma un Vampiro masochista. Lo si può udire intento nella sua attività autofaga anche stando fuori dal sepolcro, da dove si percepisce chiaramente il digrignare delle mascelle; a questa strana anomalia comportamentale furono dedicati, tra il XVII e XVIII secolo, ben due trattati: Rohr M.P. De masticatione mortuorum, Leipzig, 1679, e Raufft M. De masticatione mortuorum in tumulis, Leipzig, 1728. A parte questa attività masochistica, il solo pericolo che può causare all'esterno è la diffusione della peste bovina e, a volte, della peste umana. Si diletta anche ad annodare tra di loro le code dei bovini, comportamento che lo fa assomigliare ad un comune folletto. Questo suo comportamento inaspettatamente giocoso, è forse dovuto al fatto che diventano Nachzehrer quelli che sono nati "con la camicia", e cioè delle persone ritenute comunemente fortunate e non particolarmente malevole. Per evitare la sconvolgente attività postuma di questi esseri è sufficiente, nel tumularli, metter loro in bocca una moneta o una pietra, che impedirà la possibilità di masticare.