Montone

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: {{{nome originale}}}
Altri nomi: {{{altri nomi}}}
Etimologia: {{{etimo}}}
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Simboli
Continente: [[{{{continente}}}]]
Area: [[{{{area}}}]]
Paese:
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: [[{{{origine}}}]]
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Animali
Sottotipologia: Caprini
Specificità: -
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Animale
Indole: [[:Elenchi:Indole: {{{indole}}}|{{{indole}}}]]
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Fuoco Virilità Vita

Il montone (o ariete), con il suo fuoco, la sua mascolinità, la sua forza e le sue reazioni istintive, simboleggia le forze procreative che risvegliano l'uomo e il mondo in generale nella primavera della vita, così come nella primavera dell'anno, e assicurano che il ciclo della vita riprenda il suo cammino. Questa forza infuocata è assimilata all'effusione della vita primordiale, a quel primissimo slancio dell'essere e a tutti quegli elementi di pura pulsione animale, che frantumano incontrollatamente tutto ciò che si trova sul suo cammino fulmineo, trasportati dalla frenesia sputafuoco che tale processo primordiale possiede.
Dalla Gallia all'Africa nera, dall'India alla Cina c'era la stessa gioiosa adorazione di quella catena simbolica che collegava il fuoco creativo alla fertilità e persino, con la mediazione del principio stesso della vita, all'immortalità.
Secondo solo al vello come ricettacolo di proprietà simboliche è il corno della creatura, una fonte di il corno della creatura, fonte di innumerevoli usanze, tradizioni e immagini che derivano dal simbolismo originale e di cui senza dubbio la più carica è il corno dell'abbondanza. L'ariete non è solo l'inseminatore del gregge ma, sotto forma di ariete, era anche l'arma che permetteva agli assedianti di sfondare le mura e le porte delle città e quindi di infrangere il guscio protettivo delle società. La forma a spirale delle corna dà un'ulteriore nozione di sviluppo e sottolinea le proprietà iniziatiche e introduttive suggerite dalle punte di tutte le corna animali. L'ariete è un eccellente esempio di iniziazione. Era dotato di ragione e di Parola. Simboleggiava la forza fisica e il sacro potere della sublimazione. Volava e il suo vello era d'oro. Il suo potere penetrativo, tuttavia, è sempre ambivalente: feconda, ma ferisce e uccide.

AFRICA[modifica]

Mitologia Africana Tribale[modifica]

Marcel Griaule ha registrato la pittura sul muro di un santuario dell'ariete celeste, una divinità agraria, in piedi sopra una spiga di mais e con la coda che termina in una testa di serpente, simbolo di una fertilità sovrabbondante.

Mitologia Egizia[modifica]

Così, l'antico dio egizio dell'aria e della fertilità, Amon, che più tardi prenderà nuova vita come Giove-Amon, era raffigurato con la testa di ariete, proprio come Ermes Crioforo, l'uomo che aveva la testa di ariete. portatore di ariete, famoso in un tempio della Beozia per aver salvato una città dalla peste portando un ariete sulle spalle intorno alle sue mura. In un culto pastorale simile, i Dori veneravano Apollo Karneiros, il dio ariete, noto a Sparta per aver scacciato le bestie selvatiche, protetto le greggi e insegnato ai pastori il loro mestiere.
Il dio vasaio Khnum che, secondo gli antichi egizi, aveva plasmato tutte le cose create, come archetipo del dio ariete, l'ariete procreatore. Sono stati scavati innumerevoli arieti mummificati. In essi risiedevano, fin dai tempi più antichi, le forze che assicuravano i poteri di riproduzione dei viventi. Le loro corna, che fanno parte di di diverse corone magiche indossate da re e dèi, erano il simbolo stesso del terrore che irradiava dal soprannaturale"
La stessa credenza è sopravvissuta fino all'epoca tolemaica tanto che si racconta che un sacerdote di Mendes installò la sua statua nel tempio dell'Ariete, dio della fertilità e signore della città, confidando nelle preghiere dei pellegrini in suo favore: "Voi che scendete il fiume per visitare i grandi arieti sacri, pregate Dio per questa mia statua!"".

ASIA[modifica]

Mitologia Cinese[modifica]

Un ariete era talvolta il destriero di un immortale (Ko Yu) e persino la forma in cui l'immortale si trasformava.

Mitologia Indiana[modifica]

Nei Veda, gli arieti sono collegati ad Agni, signore del fuoco, e in particolare al fuoco sacrificale. Nello Yoga tantrico, l'allegoria dell'ariete è il manipura-chakra, che corrisponde all'elemento Fuoco. Infine, secondo la Baskala-mantra Upanishad, il saggio Indra si trasformò in ariete per insegnare la dottrina dell'"unicità del Principio Supremo". Un ariete era anche il destriero del dio indù Kubera, guardiano del nord e custode del tesoro. Questo fa pensare al vello d'oro, ma anche se le ricerche del Vello d'Oro sono principalmente ricerche di un tesoro spirituale, cioè di saggezza, forse sono anche orde di regalità.

EUROPA[modifica]

Mitologia Celtica[modifica]

Tornando all'Europa, si è trovato un gran numero di androni gallici in pietra o in terracotta con la testa di ariete, che sembrano non essere estranei al simbolismo del fuoco e alla fecondità della creatura all'interno della famiglia.

Mitologia Cristiana[modifica]

L'ariete divenne "una variante dell'Agnello di Dio, che si offrì come vittima per la salvezza dei peccatori" e il simbolo non solo di Cristo, ma dei "fedeli che, dopo di lui e in lui, accettarono la morte come mezzo per redimere gli altri"; questo all'interno della sublimazione del simbolismo del fuoco, del sangue e della fertilità che rinnova la vita.