Mitologia Finnica

INTRODUZIONE

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Molti degli elementi di tale mitologia sono sopravvissuti nella cultura orale fino al XVIII secolo, mentre nella prima metà del XIX secolo il lavoro di recupero della cultura orale effettuato da Elias Lönnrot ha portato alla realizzazione del Kalevala, il poema nazionale finlandese, realizzato nel corso del secolo che ha segnato il risveglio del sentimento nazionale del popolo finlandese, conclusosi con l'indipendenza dalla Russia nel 1917.

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COSMOGONIA

La leggenda narra che, all'inizio del tempo, vivesse nel cielo una fanciulla di nome Ilmatar, la quale, stanca della solitudine in cui era costretta a vivere, discese verso il basso e qui vi trovò un mare infinito. A quel punto, una forte tempesta la investi e fu sospinta tra i flutti e venne fecondata dal vento e dal mare. La gravidanza fu lunghissima, durò settecento anni e fu non poco dolorosa, così dopo aver nuotato fino ai confini del mondo, Ilmatar iniziò a lamentarsi delle doglie, invocando anche il dio supremo Ukko. Dal cielo comparve un uccello in cerca di un luogo dove fare il nido, quando Ilmatar lo vide, alzò il ginocchio sopra il pelo dell'acqua ed il volatile vi si posò, facendo il nido e deponendo sei uova d'oro e una di ferro. Dopo tre giorni di cova, Ilmatar iniziò a sentire un caldo fortissimo che iniziò ad estendersi dal ginocchio a tutto il corpo, scosse l'arto e fece cadere il nido e le uova in acqua, queste si ruppero: la parte superiore divenne il firmamento, la parte inferiore la terra ferma, il tuorlo il sole, l'albume la luna, dando così inizio all'universo. Dopo ulteriori nove anni di nuoto, Ilmatar alla decima estate iniziò una nuova opera di creazione con i promontori ed i fondali marini, ivi comprese le rocce e la vegetazione. Nel ventre della madre era ancora il figlio non nato di nome Vainamonen, che nel frattempo era invecchiato per la lunghissima gestazione e si agitava per uscire, dopo inutili implorazioni si dette da fare e finalmente venne al mondo tuffandosi nel mare infinito. Si supponeva che il mondo avesse avuto originariamente la forma di un uovo di uccello, poi esploso. Il cielo era il guscio di quest'uovo, sorretto da un'alta colonna al polo nord, sotto la Stella Polare. I movimenti delle stelle erano spiegati con la rotazione della cupola del cielo attorno alla stella polare; questo movimento causava, però, anche la rotazione della colonna del cielo, la quale si immergeva nel mare. In corrispondenza del polo nord, quindi, dove si trovava la colonna, c'era un grande gorgo, attraverso il quale le anime dei morti raggiungevano la terra dei morti, Tuonela.

La Terra era probabilmente creduta essere piatta, anche se non abbiamo espliciti riferimenti a questo fatto. Sul bordo della Terra c'era il Lintukoto, "la casa degli uccelli", una regione calda nella quale gli uccelli vivevano durante l'inverno, quando i finlandesi vedevano migrare gli uccelli al sud. La Via lattea era chiamata "Linnunrata" in finlandese.