Minosse (1)

Figlio di Zeus e di Europa. La madre, dopo essere stata abbandonata da Zeus, sposa Asterio re di Creta, alla morte di costui pretese la successione al trono, perciò pregò Poseidone che gli mandasse egli stesso la vittima da sacrificare per la sua incoronazione, il dio per mostrargli il suo consenso dal mare fece nascere un toro bianco. Era una bestia così bella che Minosse non volle sacrificare e lo sostituì con un altro toro. Così facendo, si tirò addosso lo sdegno di Poseidone che del toro ne fece il suo strumento di vendetta, difatti fece in modo che Pasifae, moglie di Minosse si innamorasse follemente di quel toro. La donna si struggeva dal desiderio di accoppiarsi con quel favoloso toro ma la cosa non era per niente facile, allora si rivolse a Dedalo che era ospite alla corte di Minosse. Il geniale inventore fabbricò una vacca di legno, all'interno cava e di sopra ci mise una pelle bovina per ingannare l'animale e spiegò alla sciagurata come sistemarsi all'interno di quello sconcio simulacro. Allora spinse la finta vacca sul prato dove allegramente il toro la montò soddisfacendo così l'insane voglie di Pasifae. Scaduto il tempo, Pasifae partorì una creatura mostruosa dalla testa di toro e dal corpo umano che fu chiamato Minotauro. Minosse per nascondere quelle incestuosa corna fece rinchiudere il mostro e la moglie nel Labirinto. Minosse ogni cento mesi si recava nell'antro dell'Ida per consultare Zeus. In un colloquio a tu per tu, apprendeva gli errori commessi, si sottoponeva al giudizio paterno e riceveva le leggi migliori per il periodo futuro. I cretesi angosciati offrivano sacrifici per lui. Se il dio era scontento faceva sparire il re.