Differenze tra le versioni di "Mezenzio"

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Re della città etrusca di Caere (Cerveteri) e padre di [[Lauso]]. Per la sua crudeltà fu esiliato da Caere e fuggì da [[Turno]] al quale chiese aiuto per resistere contro i Troiani che all’epoca stavano invadendo il Lazio. Fu ucciso in battaglia da [[Enea]].
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Re della città etrusca di Caere (Cerveteri) e padre di [[Lauso]]. Per la sua crudeltà fu esiliato da Caere col figlio Lauso e fuggì da [[Turno]] al quale chiese aiuto per resistere contro i Troiani che all’epoca stavano invadendo il Lazio. Dopo aver fatto una grande strage di nemici, affrontò Enea in duello, rimanendo ferito. Intervenne  Lauso che si frappose tra i due, permettendo al padre di allontanarsi; quindi senza dire una parola si scagliò a sua volta contro Enea, che lo uccise facilmente. Alloa Mezenzio, che nel frattempo aveva medicato la ferita, sfidò nuovamente Enea, volendo vendicare la morte del figlio, ma fu ucciso dalla spada dell'eroe.  
  
 
[[Categoria:Mitologia Romana]]
 
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[[Categoria:Re]]
 
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Versione delle 11:11, 23 set 2010

Re della città etrusca di Caere (Cerveteri) e padre di Lauso. Per la sua crudeltà fu esiliato da Caere col figlio Lauso e fuggì da Turno al quale chiese aiuto per resistere contro i Troiani che all’epoca stavano invadendo il Lazio. Dopo aver fatto una grande strage di nemici, affrontò Enea in duello, rimanendo ferito. Intervenne Lauso che si frappose tra i due, permettendo al padre di allontanarsi; quindi senza dire una parola si scagliò a sua volta contro Enea, che lo uccise facilmente. Alloa Mezenzio, che nel frattempo aveva medicato la ferita, sfidò nuovamente Enea, volendo vendicare la morte del figlio, ma fu ucciso dalla spada dell'eroe.