Differenze tra le versioni di "Mester Stoorworm"

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È un [[drago]], anzi il capostipite dei draghi, come spiega il suo nome. Il suo soffio è mortale per gli uomini e le piante. Nella versione locale di una favola del tipo di [[Cenerentola]], [[Assipattle]], viene descritto della grandezza di una montagna, con un unico occhio lucente come il fuoco. La sua lunghezza è pari alla metà della terra intera, ed ha una lingua lunga centinaia di miglia. Si racconta che quando fu ucciso, sputò nell'agonia i suoi denti, che divennero le isole Orcadi, Shetland e Far Oer. È evidente che, con tutte le deformazioni indotte nel tempo, questo mostro conserva delle innegabili tracce di appartenenza agli antichi [[Esseri Cosmogonici]].
 
È un [[drago]], anzi il capostipite dei draghi, come spiega il suo nome. Il suo soffio è mortale per gli uomini e le piante. Nella versione locale di una favola del tipo di [[Cenerentola]], [[Assipattle]], viene descritto della grandezza di una montagna, con un unico occhio lucente come il fuoco. La sua lunghezza è pari alla metà della terra intera, ed ha una lingua lunga centinaia di miglia. Si racconta che quando fu ucciso, sputò nell'agonia i suoi denti, che divennero le isole Orcadi, Shetland e Far Oer. È evidente che, con tutte le deformazioni indotte nel tempo, questo mostro conserva delle innegabili tracce di appartenenza agli antichi [[Esseri Cosmogonici]].
  
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[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 
[[Categoria:Draghi]]
 
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[[Categoria:Creature Fantastiche della Scozia]]
 
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Versione delle 00:33, 2 nov 2011

È un drago, anzi il capostipite dei draghi, come spiega il suo nome. Il suo soffio è mortale per gli uomini e le piante. Nella versione locale di una favola del tipo di Cenerentola, Assipattle, viene descritto della grandezza di una montagna, con un unico occhio lucente come il fuoco. La sua lunghezza è pari alla metà della terra intera, ed ha una lingua lunga centinaia di miglia. Si racconta che quando fu ucciso, sputò nell'agonia i suoi denti, che divennero le isole Orcadi, Shetland e Far Oer. È evidente che, con tutte le deformazioni indotte nel tempo, questo mostro conserva delle innegabili tracce di appartenenza agli antichi Esseri Cosmogonici.