Memnone

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Semidèi
Sottotipologia: Eroi
Specificità: Eroi Classici
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: -
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Decapitazione Kalokagathìa Resurrezione

Figlio di Titone ed Eos e fratello minore di Emazione; allevato dalle Esperidi e da Cissia, la sposa mortale del padre, divenne, benché ancora fanciullo, re di Persia, e dopo poco tempo anche d'Etiopia, succedendo a Emazione; finì per stabilirsi in questa terra. Partecipò alla guerra di Troia come alleato di Priamo (che era suo zio) al decimo anno, dopo la morte di Ettore: stando ad Omero non ci fu nessuno più bello di lui tra tutti coloro che intervennero nel conflitto. Egli arrivò a Troia alla testa di un immenso esercito, composto da guerrieri etiopi, persiani, assiri e indiani.

MORTE[modifica]

Memnone uccise Antiloco che si era frapposto tra lui e il padre Nestore: fu quindi affrontato in duello da Achille, amico della vittima. Lo scontro fu durissimo, ma alla fine s'impose Achille, che riuscì a decapitare Memnone. Achille rese omaggio al valore del nemico organizzando per lui la cerimonia funebre insieme a quella prevista per Antiloco: un unico rogo arse le due vittime. Eos, disperata, supplicò Zeus di far rivivere in qualche modo Memnone, e il re degli dèi fece nascere dalle ceneri dell'eroe due stormi di uccelli immortali. Sulla riva del Nilo c'era una statua di un re egizio, probabilmente Amenofi, che poi fu detta la statua di Memnone: questa statua al levarsi del sole mandava un certo suono, che fu interpretato come il saluto di Memnone a sua madre Eos. Le vicende di Memnone erano narrate in particolare nel perduto poema Etiopide. Una versione del tutto diversa è quella riferita da Filostrato, secondo cui Memnone regnò per cinque generazioni, senza mai recarsi a Troia.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997

Riferimenti artistici[modifica]

  • Bernard Picart, Memnone, incisione.
  • Medardo Rosso, Memnone, testa di gesso su cera.