Differenze tra le versioni di "Meleagro"

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Figlio di [[Eneo]] (per alcuni di [[Ares]]) e di [[Altea]], re e regina di [[Calidone]]. Quando Meleagro compì sette anni, apparvero le [[Moire]], [[Cloto]] e [[Lachesi]] predissero che sarebbe cresciuto forte e magnanimo, ma [[Atropo]] (l'inflessibile) disse che Meleagro sarebbe morto quando il tizzone che era nel focolare si fosse completamente consumato. A queste parole [[Altea]] corse a togliere il tizzone dal fuoco, e lo custodì in una cassa. Meleagro diventò grande, invulnerabile nel corpo e di spirito nobile. Partecipò alla spedizione degli Argonauti, durante la quale uccise, senza averli sul momento riconosciuti, due tra i [[Dolioni]] che in precedenza avevano accolto l'equipaggio, [[Itimoneo]] e il grande eroe [[Artace]].
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==La caccia al cinghiale Calidonio==
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<br>Era arrivato il tempo di sacrificare agli dèi le primizie del raccolto, [[Eneo]] compì i riti in onore di tutte le divinità, ma si dimenticò di [[Artemide]]. La dea infuriata mandò un cinghiale enorme e fortissimo, divenuto nome come [[cinghiale calidonio]], che devastava la campagna e uccideva tutte le bestie e le persone che incontrava. Eneo chiamò allora da tutta la Grecia gli uomini più valorosi, promettendo in premio la pelle del cinghiale a chi fosse riuscito a ucciderlo. [[Eneo]] ospitò tutti i convenuti per nove giorni; quando poi giunse il decimo giorno, [[Cefeo]], [[Anceo]] e altri ancora si rifiutarono di partecipare alla caccia insieme ad [[Atalanta]]: ma Meleagro, pur essendo sposato con [[Cleopatra]], desiderava [[Atalanta]], e così obbligò tutti a partecipare alla caccia, nonostante la presenza della dolce fanciulla. Il cinghiale circondato riuscì a sfuggire uccidendo [[Ileo]] e [[Anceo]], mentre [[Peleo]], senza volerlo, colpì [[Euritione]] con la sua lancia. [[Atalanta]] fu la prima a colpire con una freccia la schiena del cinghiale, poi [[Anfiarao]] lo colpì in mezzo  agli occhi ed infine Meleagro lo finì con la sua lancia. La pelle quindi spettò a lui e, volendo fare il galante, la donò ad [[Atalanta]].  
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Figlio di [[Eneo (1)|Eneo]] (per alcuni di [[Ares]]) e di [[Altea]], re e regina di [[Calidone]]. Quando Meleagro compì sette anni, apparvero le [[Moire]], [[Cloto]] e [[Lachesi]], le quali predissero che il bimbo sarebbe cresciuto forte e magnanimo, ma [[Atropo]] (l'inflessibile) aggiunse che sarebbe morto quando il tizzone che era nel focolare si fosse completamente consumato. A queste parole [[Altea]] corse a togliere il tizzone dal fuoco, e lo custodì gelosamente in una cassa.
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== Meleagro argonauta ==
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Divenuto grande, invulnerabile nel corpo e di spirito nobile, Meleagro partecipò alla spedizione degli [[Argonauti]], durante la quale uccise, senza averli sul momento riconosciuti, due tra i [[Dolioni]] che in precedenza avevano accolto l'equipaggio, [[Itimoneo (1)|Itimoneo]] e il grande eroe [[Artace]], per la qual cosa egli provò grande tristezza.
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==La caccia al cinghiale calidonio==
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Era arrivato il tempo di sacrificare agli dèi le primizie del raccolto, ed [[Eneo]] compì i riti in onore di tutte le divinità, ma si dimenticò di [[Artemide]]. La dea infuriata mandò un cinghiale enorme e fortissimo, divenuto noto come [[cinghiale calidonio]], che devastava le campagne uccidendo tutte le bestie e le persone che incontrava. Eneo chiamò allora da tutta la Grecia gli uomini più valorosi, molti dei quali avevano fatto parte della spedizione degli [[Argonauti]] come il figlio, promettendo in premio la pelle del cinghiale a chi fosse riuscito a ucciderlo. [[Eneo]] ospitò tutti i convenuti per nove giorni; quando poi giunse il decimo giorno, [[Cefeo (2)|Cefeo]], [[Anceo]] e altri ancora si rifiutarono di partecipare alla caccia a causa della convocazione dell'unica donna, [[Atalanta]]: ma Meleagro, pur essendo sposato con [[Cleopatra]], desiderava [[Atalanta]], e così obbligò tutti a partecipare alla caccia, nonostante la presenza della dolce fanciulla. Il cinghiale circondato riuscì a sfuggire uccidendo [[Ileo]] e [[Anceo]], mentre [[Peleo]], senza volerlo, colpì mortalmente [[Euritione]] con la sua lancia. [[Atalanta]] fu la prima a colpire con una freccia la schiena del cinghiale, poi [[Anfiarao]] lo colse in mezzo  agli occhi ed infine Meleagro lo finì con la sua lancia. La pelle quindi spettò a lui ed egli, volendo fare il galante, la donò ad [[Atalanta]].
  
 
==La morte di Meleagro==
 
==La morte di Meleagro==
<br>Ma i figli di [[Testio]], indignati che una donna ottenesse il premio al posto degli uomini, le portarono via la pelle, sostenendo che spettava comunque alla loro famiglia, se Meleagro non voleva tenerla per sé. Meleagro vedendo così andare in fumo i suoi piani di conquista della ragazza, si infuriò, uccise i figli di [[Testio]] e restituì la pelle alla tanto desiderata [[Atalanta]]. Fu così che [[Altea]], afflitta dalla morte dei suoi fratelli, fra atroci sofferenze e tentennamenti fece bruciare tutto il tizzone, e così Meleagro morì all'istante.  
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Ma i figli di [[Testio]], indignati che una donna ottenesse il premio al posto degli uomini, le portarono via la pelle, sostenendo che spettava comunque alla loro famiglia, se Meleagro non voleva tenerla per sé. Meleagro vedendo così andare in fumo i suoi piani di conquista della ragazza, si infuriò, uccise i figli di [[Testio]] e restituì la pelle alla tanto desiderata [[Atalanta]]. Fu così che [[Altea]], afflitta dalla morte dei suoi fratelli, fra atroci sofferenze e tentennamenti fece bruciare tutto il tizzone, e così Meleagro morì all'istante.  
<br>Un'altra versione narra che quando i figli di [[Testio]] reclamarono la preda sostenendo che il primo colpo era stato quello di [[Ificlo]], fra [[Cureti]] e [[Calidoni]] scoppiò una guerra. Meleagro riuscì a venir fuori dalla città assediata, e uccise alcuni dei figli di [[Testio]]: [[Altea]] allora gli lanciò una maledizione, e Meleagro, per la rabbia, si chiuse in casa. I nemici erano ormai sotto le mura della città, e la gente implorava l'aiuto di Meleagro: sua moglie [[Cleopatra]] riuscì infine a convincerlo, Meleagro uccise anche gli altri figli di [[Testio]], ma poi cadde anch'egli in battaglia. Dopo la sua morte, [[Altea]] e [[Cleopatra]] si impiccarono, e tutte le sorelle di Meleagro vennero trasformate in uccelli, ad eccezioe di [[Deianira]].
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<br>Un'altra versione narra che quando i figli di [[Testio]] reclamarono la preda sostenendo che il primo colpo era stato quello di [[Ificlo]], fra [[Cureti]] e [[Calidoni]] scoppiò una guerra. Meleagro riuscì a venir fuori dalla città assediata, e uccise alcuni dei figli di [[Testio]]: [[Altea]] allora gli lanciò una maledizione, e Meleagro, per la rabbia, si chiuse in casa. I nemici erano ormai sotto le mura della città, e la gente implorava l'aiuto di Meleagro: sua moglie [[Cleopatra]] riuscì infine a convincerlo, Meleagro uccise anche gli altri figli di [[Testio]], ma poi cadde anch'egli in battaglia. Dopo la sua morte, [[Altea]] e [[Cleopatra]] si impiccarono, e tutte le sorelle di Meleagro vennero trasformate in uccelli, ad eccezione di [[Deianira]].
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==Rifermenti bibliografici==
 
*Omero, [[Iliade]] IX, 529-599;
 
*Bacchilide, [[Epinici]] 5, 93 ss.;
 
*Eschilo, [[Coefore]] 604 ss.;
 
*Ovidio, [[Metamorfosi]] VIII, 270 ss,
 
*Apollodoro, Biblioteca I
 
  
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[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Principi]]
 
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[[Categoria:Guerrieri]]
 
[[Categoria:Guerrieri]]

Versione delle 15:03, 12 lug 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Principi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Figlio di Eneo (per alcuni di Ares) e di Altea, re e regina di Calidone. Quando Meleagro compì sette anni, apparvero le Moire, Cloto e Lachesi, le quali predissero che il bimbo sarebbe cresciuto forte e magnanimo, ma Atropo (l'inflessibile) aggiunse che sarebbe morto quando il tizzone che era nel focolare si fosse completamente consumato. A queste parole Altea corse a togliere il tizzone dal fuoco, e lo custodì gelosamente in una cassa.

Meleagro argonauta

Divenuto grande, invulnerabile nel corpo e di spirito nobile, Meleagro partecipò alla spedizione degli Argonauti, durante la quale uccise, senza averli sul momento riconosciuti, due tra i Dolioni che in precedenza avevano accolto l'equipaggio, Itimoneo e il grande eroe Artace, per la qual cosa egli provò grande tristezza.

La caccia al cinghiale calidonio

Era arrivato il tempo di sacrificare agli dèi le primizie del raccolto, ed Eneo compì i riti in onore di tutte le divinità, ma si dimenticò di Artemide. La dea infuriata mandò un cinghiale enorme e fortissimo, divenuto noto come cinghiale calidonio, che devastava le campagne uccidendo tutte le bestie e le persone che incontrava. Eneo chiamò allora da tutta la Grecia gli uomini più valorosi, molti dei quali avevano fatto parte della spedizione degli Argonauti come il figlio, promettendo in premio la pelle del cinghiale a chi fosse riuscito a ucciderlo. Eneo ospitò tutti i convenuti per nove giorni; quando poi giunse il decimo giorno, Cefeo, Anceo e altri ancora si rifiutarono di partecipare alla caccia a causa della convocazione dell'unica donna, Atalanta: ma Meleagro, pur essendo sposato con Cleopatra, desiderava Atalanta, e così obbligò tutti a partecipare alla caccia, nonostante la presenza della dolce fanciulla. Il cinghiale circondato riuscì a sfuggire uccidendo Ileo e Anceo, mentre Peleo, senza volerlo, colpì mortalmente Euritione con la sua lancia. Atalanta fu la prima a colpire con una freccia la schiena del cinghiale, poi Anfiarao lo colse in mezzo agli occhi ed infine Meleagro lo finì con la sua lancia. La pelle quindi spettò a lui ed egli, volendo fare il galante, la donò ad Atalanta.

La morte di Meleagro

Ma i figli di Testio, indignati che una donna ottenesse il premio al posto degli uomini, le portarono via la pelle, sostenendo che spettava comunque alla loro famiglia, se Meleagro non voleva tenerla per sé. Meleagro vedendo così andare in fumo i suoi piani di conquista della ragazza, si infuriò, uccise i figli di Testio e restituì la pelle alla tanto desiderata Atalanta. Fu così che Altea, afflitta dalla morte dei suoi fratelli, fra atroci sofferenze e tentennamenti fece bruciare tutto il tizzone, e così Meleagro morì all'istante.
Un'altra versione narra che quando i figli di Testio reclamarono la preda sostenendo che il primo colpo era stato quello di Ificlo, fra Cureti e Calidoni scoppiò una guerra. Meleagro riuscì a venir fuori dalla città assediata, e uccise alcuni dei figli di Testio: Altea allora gli lanciò una maledizione, e Meleagro, per la rabbia, si chiuse in casa. I nemici erano ormai sotto le mura della città, e la gente implorava l'aiuto di Meleagro: sua moglie Cleopatra riuscì infine a convincerlo, Meleagro uccise anche gli altri figli di Testio, ma poi cadde anch'egli in battaglia. Dopo la sua morte, Altea e Cleopatra si impiccarono, e tutte le sorelle di Meleagro vennero trasformate in uccelli, ad eccezione di Deianira.

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche

Fonti Moderne


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997

MUSEO