Melampo (1)

Versione del 22 mar 2020 alle 13:49 di Ilcrepuscolo (discussione | contributi) (Sostituzione testo - '|specificità=Sovrani' con '|specificità=Sovrani |sub=-')
SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: dai piedi neri
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figlio di Amitaone e di Idomenea, fratello di Biante. Per aver reso onori funebri a due serpenti trovati morti ed essersi preso cura della loro nidiata di cuccioli, fu ricompensato con la facoltà di poter intendere il linguaggio degli animali, soprattutto degli uccelli. A tale potere aggiunse la perfetta conoscenza delle erbe medicinali e la capacità di guarire gli ammalati mediante la loro purificazione.

Etimologia

Il suo nome significa "dai piedi neri", poiché, appena nato, la madre lo depose all'ombra lasciando al sole i piccoli piedi, che in tal modo si abbronzarono.

La conquista degli armenti di Filaco

Ormai adulti, Biante e Melampo andarono a Pilo presso lo zio Neleo, e qui Biante si innamorò della cugina Pero, per cui mano avrebbe però dovuto consegnare al padre gli armenti di Filaco.
Per tale impresa chiese aiuto al fratello Melampo, il quale accettò e comunicò che sarebbe stato di ritorno entro un anno, già prevedendo di essere fatto prigioniero da Filaco. Infatti, mentre rubava gli armenti, fu sorpreso dal padrone, che lo rinchiuse in una capanna. Qui dopo dieci mesi, udì i tarli che, rodendo il tetto della capanna, dicevano che ormai la copertura stava per rompersi, sicchè chiese di essere trasferito. Dopo pochi giorni il tetto crollò e Filaco comprese di aver a che fare con un uomo dalle capacità straordinarie; gli chiese di guarire il figlio Ificlo e lo ricompensò con gli armenti tanto desiderati. Melampo dunque corse a Pilo per consegnare gli armenti al fratello, che in tal modo potè sposare Pero.

La guarigione delle figlie di Preto

La fama delle sue abilità si diffuse ad anche il re Preto lo chiamò alla sua corte di Tirinto affinchè guarisse le sue tre figlie dalla pazzia. Melampo chiese al re, come ricompensa, un terzo del suo regno ma Preto rifiutò. La salute delle figlie peggiorò e così Preto fu costretto a richiamare Melampo, a cui però stavolta dovette cedere ben due terzi del regno.
Allora Melampo con urla e grida spinse le fanciulle verso Sicione, dove una di loro, Ifinoe, cadde a terra morta per la stanchezza; ma le altre due bevvero ad una fonte dove il veggente aveva fatto sciogliere un'erba medicinale che le fece guarire.
Melampo prese un terzo del regno e la mano di una figlia di Preto, Lisippa, e diede a Biante il territorio rimanente assieme all'altra figlia di Preto, Ifianassa.