Mitologia Maya

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INTRODUZIONE

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La civiltà maya, fiorita tra il IV ed il XV seclo d.C., si sviluppò nei territori corrispondenti agli odierni stati messicani dello Yucatàn, Campeche, Chiapas e Tabasco, oltre che in Honduras, Guatemala ed El Salvador.
All'Antico Impero (317-987), caratterizzato dalla fioritura delle città stato di Tikal, Copan, Palenque e Uaxactun, succedette il Nuovo Impero (987-1441). In seguito allo spostamento della maggior parte dei Maya nello Yucatàn Settentrionale, le città principali divennero Chichen Itza, Mayapan e Uxmal.

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COSMOGONIA

Il tempo dei Maya nacque ed ebbe nome quando il cielo non esisteva né s'era destata la terra.
I giorni partirono da oriente e si misero in cammino.
Il primo giorno si cavò dalle viscere il cielo e la terra.
Il secondo giorno costruì la scala di dove scende la pioggia.
Opera del terzo furono i cicli del mare e della terra e la moltitudine delle cose.
Per volontà del quarto giorno, terra e cielo si inclinarono così da potersi incontrare.
Il quinto giorno stabilì che tutti avrebbero lavorato.
Dal sesto uscì la prima luce.
I luoghi dove non c'era nulla, il settimo giorno li riempì di terra. L'ottavo affondò nella terra le mani e i piedi.
Il nono giorno creò i mondi inferi. Il decimo giorno destinò i mondi inferi a chi ha veleno nell'anima.
Dentro il sole, l'undicesimo giorno modellò la pietra e l'albero.
Fu il dodicesimo che fece il vento. Soffiò vento e lo chiamò spirito perché non c'era morte dentro di lui.
Il tredicesimo giorno bagnò la terra e col fango impastò un corpo come il nostro.