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Figlio di [[Ea]] e di [[Nabu]], era il patrono di Babilonia. È un dio civilizzatore considerato creatore dell’universo che trasse dal caos primordiale; egli determina i destini, guida i re nelle cerimonie importanti, è pietoso, ha facoltà magiche e presiede agli esorcismi.
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Figlio di [[Ea]] e di [[Damkina]], era il patrono di Babilonia. È un dio civilizzatore considerato creatore dell’universo che trasse dal caos primordiale; egli determina i destini, guida i re nelle cerimonie importanti, è pietoso, ha facoltà magiche e presiede agli esorcismi.
 
<br>Fu venerato, per imposizione del re Hammurabi, a partire dal XVIII secolo a.C. e il suo culto durò fino alla caduta del regno caldeo (525 a.C.), assumendo sempre maggiore importanza (viene invocato con cinquanta nomi e gode di una certa supremazia sulle altre divinità) per la crescente tendenza a identificare tutti gli attributi divini in una sola persona. Il suo tempio principale era l’Esagila di Babele.
 
<br>Fu venerato, per imposizione del re Hammurabi, a partire dal XVIII secolo a.C. e il suo culto durò fino alla caduta del regno caldeo (525 a.C.), assumendo sempre maggiore importanza (viene invocato con cinquanta nomi e gode di una certa supremazia sulle altre divinità) per la crescente tendenza a identificare tutti gli attributi divini in una sola persona. Il suo tempio principale era l’Esagila di Babele.
 
<br>Le sue gesta sono descritte nel poema [[Enuma Elish]], secondo il quale egli sostituì [[Ea]] nella lotta contro [[Tiamat]] (simboleggiante l’originale caos acquatico che circonda la Terra e dispensa vita), che tagliò in due pezzi con cui creò il cielo e la terra).
 
<br>Le sue gesta sono descritte nel poema [[Enuma Elish]], secondo il quale egli sostituì [[Ea]] nella lotta contro [[Tiamat]] (simboleggiante l’originale caos acquatico che circonda la Terra e dispensa vita), che tagliò in due pezzi con cui creò il cielo e la terra).

Versione delle 15:02, 8 giu 2010

Figlio di Ea e di Damkina, era il patrono di Babilonia. È un dio civilizzatore considerato creatore dell’universo che trasse dal caos primordiale; egli determina i destini, guida i re nelle cerimonie importanti, è pietoso, ha facoltà magiche e presiede agli esorcismi.
Fu venerato, per imposizione del re Hammurabi, a partire dal XVIII secolo a.C. e il suo culto durò fino alla caduta del regno caldeo (525 a.C.), assumendo sempre maggiore importanza (viene invocato con cinquanta nomi e gode di una certa supremazia sulle altre divinità) per la crescente tendenza a identificare tutti gli attributi divini in una sola persona. Il suo tempio principale era l’Esagila di Babele.
Le sue gesta sono descritte nel poema Enuma Elish, secondo il quale egli sostituì Ea nella lotta contro Tiamat (simboleggiante l’originale caos acquatico che circonda la Terra e dispensa vita), che tagliò in due pezzi con cui creò il cielo e la terra).