Differenze tra le versioni di "Mappa di Hereford"

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La Mappa mundi di Hereford, dipinta fra il 1276 e il 1283 in Inghilterra da Richard di Haldingham, riproduce il mondo allora conosciuto fondando la propria rappresentazione sulla base di nozioni storiche, bibliche, classiche e mitologiche. È conservata nella cattedrale di Hereford.
 
La Mappa mundi di Hereford, dipinta fra il 1276 e il 1283 in Inghilterra da Richard di Haldingham, riproduce il mondo allora conosciuto fondando la propria rappresentazione sulla base di nozioni storiche, bibliche, classiche e mitologiche. È conservata nella cattedrale di Hereford.
 
In essa sono raffigurati numerosi popoli mostruosi: [[giganti]]  e [[pigmei]], [[satiri]], [[centauri]], gente col labbro inferiore protruso, [[brachistomi]], [[astomi]], [[androgini]], i due tipi di [[blemmi]], [[cinocefali]], [[panoti]], [[ippopodi]] e [[imantopodi]] (rappresentati però come artabatiti); gli [[sciapodi]] compaiono due volte e con una diversa iconografia, una volta in piedi e una volta a terra.
 
In essa sono raffigurati numerosi popoli mostruosi: [[giganti]]  e [[pigmei]], [[satiri]], [[centauri]], gente col labbro inferiore protruso, [[brachistomi]], [[astomi]], [[androgini]], i due tipi di [[blemmi]], [[cinocefali]], [[panoti]], [[ippopodi]] e [[imantopodi]] (rappresentati però come artabatiti); gli [[sciapodi]] compaiono due volte e con una diversa iconografia, una volta in piedi e una volta a terra.

Versione delle 09:42, 1 ago 2012

Mappa di Hereford

La Mappa mundi di Hereford, dipinta fra il 1276 e il 1283 in Inghilterra da Richard di Haldingham, riproduce il mondo allora conosciuto fondando la propria rappresentazione sulla base di nozioni storiche, bibliche, classiche e mitologiche. È conservata nella cattedrale di Hereford. In essa sono raffigurati numerosi popoli mostruosi: giganti e pigmei, satiri, centauri, gente col labbro inferiore protruso, brachistomi, astomi, androgini, i due tipi di blemmi, cinocefali, panoti, ippopodi e imantopodi (rappresentati però come artabatiti); gli sciapodi compaiono due volte e con una diversa iconografia, una volta in piedi e una volta a terra.