Differenze tra le versioni di "Maestro Adamo"

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Versione delle 16:19, 30 mar 2020

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Folklore
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Toscana
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Non Morti
Specificità: Fantasmi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento: Terra
Habitat: Campagna
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Lungo la strada della Consuma, in Toscana i viandanti che una volta si trovavano a camminare sull'imbrunire o nella notte avvertivano improvvisamente accanto o dietro un'ombra scura e muta. Molti per lo spavento si mettevano a correre ma. voltandosi, vedevano continuamente lo spettro seguirli. Qualcuno raggiunse le case più vicine con i capelli tutti bianchi. Altri sapevano che bastava continuare a camminare tranquillamente fino a un gran mucchio di pietre che si trovava sulla strada e qui aggiungere una pietra al cumulo: allora l'ombra subito svaniva.
Era infatti l'anima di Maestro Adamo, che là era stato catturato e giustiziato, la quale veniva a chiedere una pietra per il suo monumento funebre. Il luogo ha preso il nome di Macìa dell'Omomorto e ricorda la figura storica di Maestro Adamo, abilissimo artigiano che, per istigazione dei Conti Guidi, nel Castello di Romena falsificò il fiorino di Firenze, coniando monete di ventuno parti d'oro e tre di metallo vile, invece che d'oro puro, come faceva la zecca fiorentina.
I fiorentini furono inesorabili e lo presero mentre fuggiva presso il passo della Consuma uccidendolo nel 1281 (v. Dante, Commedia, Inferno xxx. 49 e segg.).

Bibliografia

Fonti moderne