Macha (3)

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Macha era la figlia di Aed Ruad, un principe dell'Ulster che aveva due fratelli: Dithorba e Kimbay. Quei tre principi avevano deciso di regnare a turno sull'Ulster, da buoni fratelli, una decisione che portò alla guerra, come quasi tutte le decisioni dei re. Infatti alla morte di Aed Ruad, Macha, che era combattiva come la dea di cui portava il nome, rifiutò di cedere il reame ai fratelli di suo padre e scese in guerra, con migliaia di uomini a lei fedeli e sconfisse Dithorba. Lo uccise senza pietà e sprezzantemente gettò la sua testa in una palude. Siccome l'altro fratello di suo padre, Kimbay, era molto potente e aveva molti uomini e la guerra aveva invece indebolito i suoi guerrieri Macha ricorse alla sua avvenenza: convinse Kimbay a sposarla e regnò sull'Ulster come regina indiscussa, tanto il suo consorte era invaghito di lei che la lasciava comandare a suo piacimento.
Dithorba aveva cinque figli che non gradirono l'offesa recata al loro padre così attraversarono il fiume Shannon e si rifugiarono nell'ovest del paese per raccogliere le loro forze ed i loro uomini. Impresa che si rivelò ardua: era inverno e i pochi guerrieri dei figli di Dithorba erano fiaccati dalla fame, dalla stanchezza e dal freddo. La regina Macha invocò l'aiuto della Dea di cui portava il nome. Ella entrò in lei in una fredda e buia notte senza luna e Macha apparve ai figli di Dithorba accampati in mezzo ad un bosco.
Apparve loro come la feroce dea della guerra, con lunghi capelli neri dai bagliori rossastri e con gli occhi che brillavano e lanciavano lampi, era nuda, fatta eccezione della spada che portava legata alla schiena. A quella vista i cinque figli di Dithorba ed i loro guerrieri persero il senno e si azzuffarono tra di loro perchè ognuno di loro voleva far sua quella donna terribile, fiera come una belva feroce, bellissima e terribile.
Quando l'alba apparve la scena era orribile: i cinque figli di Dithorba erano vivi ma così malconci che nessun guaritore avrebbe potuto ridare loro il loro aspetto e tutti gli altri guerrieri erano morti e giacevano smembrati nella vallata. Macha li fece schiavi, li legò e li trascinò fino al luogo dove ora sorge Emain Macha. Quando Macha arrivò a nord e vide quella terra capì che da lì doveva regnare così prese la spilla che aveva sul petto, la sua bella, grande spilla e con la punta di essa tracciò sulla pianura il perimetro della cinta della sua città. Macha costrinse i figli di Dithorba a costruire i bastioni ed il terrapieno e la sua reggia alla fine li premiò rendendoli immortali!
Alla base delle cinque torri di Emain Macha (che rappresentano i cinque regni d'Irlanda) giacciono le teste dei figli di Dithorba, esse guardano dal grembo della terra, osservano chi arriva ad Emain Macha e le loro bocche, spalancate e riempite di terra ancora riescono ad urlare quando un nemico si avvicina.
Così dalla spilla di Macha prese il suo nome e la sua forma Emain Macha.