Luciano

Lucianus (Luciano di Samosata), scrittore greco di origine siriana, nacque intorno al 120 d. C da famiglia modesta. Dopo aver fatto per breve tempo pratica di scultura presso lo zio, si dedicò allo studio della retorica apprendendo molto bene la lingua greca, soprattutto l’attico, e allargando la propria cultura con ampie e approfondite letture.
Si dedicò all’attività di avvocato - probabilmente in Antiochia - e poi di conferenziere, secondo la seconda scuola sofistica; per questo viaggiò moltissimo e ottenne dovunque successi. Visitò l’Asia Minore, la Grecia, l’Italia e la Gallia dove svolse funzioni pubbliche ben remunerate.
Verso i quarant’anni, probabilmente influenzato dall’incontro con il filosofo neoplatonico Nigrino, lasciò la retorica per dedicarsi alla filosofia.
Ebbe in età matura - probabilmente tra il 171 e 175 d. C.- l’incarico di funzionario imperiale in Egitto, ma in seguito ritornò all’attività di conferenziere.
Morì certamente dopo il 180, in quanto in un suo scritto viene citata la divinazione postuma di Marco Aurelio, avvenuta proprio in quell’anno.

OPERE