Lico (3)

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Semidèi
Sottotipologia: Eroi
Specificità: Eroi Classici
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento: Acqua
Habitat: -
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figlio di Irieo e Clonia oppure di Poseidone e di Alcione, o ancora secondo altri autori figlio di Ctonio, uno degli Sparti. Era fratello di Nitteo.
Fu re di Tebe e marito di Dirce, (secondo Igino prima di sposare Dirce, Lico era marito della nipote Antiope che cacciò dopo che era stata sedotta con l'inganno da Zeus[1]) con la quale maltrattò a più riprese Antiope.

MITO[modifica]

Lico e Nitteo fuggirono dall'Eubea dopo aver ucciso il re Flegias, stabilendosi a Iria e poi trasferendosi a Tebe, perché erano amici di Penteo, il suo re.
Il successore di Penteo fu Polidoro, che sposò Nitteide, figlia di Nitteo. Quando Polidoro morì in giovane età, Nitteo fu il reggente di Labdaco, il figlio di Polidoro. Nel frattempo l'altra figlia di Nitteo, Antiope, fu messa incinta da Zeus e fuggì a Sicione per sposare il re Epopeo.
Pausania scrive che Nitteo mosse guerra a Epopeo, ma in battaglia fu ferito e morì dopo essere stato riportato a Tebe, nominando Lico come reggente per Labdaco ed esortandolo a continuare ad attaccare Epopeo e a riprendere e punire Antiope. Epopeo morì per una ferita proprio come Nitteo, e il suo erede Lamedonte cedette liberamente Antiope per evitare la guerra.
Apollodoro, tuttavia, scrive che Lico fu il prescelto come reggente dopo la morte di Penteo e Labdaco. Nitteo si uccise per la vergogna quando scoprì la gravidanza di Antiope, mentre Lico iniziò l'attacco perché desiderava punirla, portandola via con successo dopo la battaglia.
In entrambi i casi, Antiope partorì i gemelli Anfione e Zeto sulla via del ritorno a Tebe, sul monte Citerone e Lico abbandonò i bambini, lasciandoli ai pastori.
Una volta tornato a Tebe, Lico ottenne la custodia della nipote Antiope. Questa fu consegnata da Lico a Dirce, che la portò via, la rinchiuse e la torturò crudelmente. Dopo molti anni, Antiope riuscì a fuggire e trovò i suoi figli, che giurarono di vendicarsi di ciò che Lico e Dirce avevano fatto alla loro madre per tutti quegli anni. Alla fine, tornarono a Tebe per ucciderli e prendere il comando della città. Secondo Euripide, Ermes proibì ai gemelli di uccidere Lico, anche se costrinse quest'ultimo a consegnare loro Tebe.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Alcione (2) Creature Fantastiche Greci Femmina
Antiope (1) Creature Fantastiche Greci Femmina
Poseidone Divinità Greci Maschio
Zeto Semidèi Greci Maschio
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997

NOTE[modifica]