Learco

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Principi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figlio di Atamante e di Ino.

MORTE[modifica]

Fu ucciso ancora fanciullo dal padre che era stato fatto impazzire da Era come punizione di aver accolto e allevato Dioniso, figlio illegittimo di Zeus avuto dalla sorella di Ino, Semele. Il padre, accecato dalla pazzia, scambiò il piccolo Learco per un leoncino (o secondo altre versioni per un cerbiatto) e lo uccise, mentre la madre si gettò da una rupe con l'altro figlio Melicerte. Ovidio insiste su alcuni particolari patetici della sua storia, come quello che il bambino aveva spontaneamente allungato le braccia verso il padre per abbracciarlo, non sapendo che questi era impazzito e voleva ucciderlo.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Atamante (1) Umani Greci Maschio
Era Divinità Greci Femmina
Ino Umani Greci Femmina
Semele Umani Greci Femmina
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997

LETTERATURA[modifica]

La figura di Learco nella letteratura postclassica[modifica]

  • Dante, Commedia, Inf. XXX, 7-12. Dante ricorda l'uccisione di Learco da parte di Atamante come esempio di pazzia.