Le Storie (Erodoto)

LE STORIE
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Titolo orig.: Ἱστορίαι
Autore: Erodoto
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Sezione: Mitologia Greca
Anno: V sec. a.C.
Tipo: Fonti Antiche
Genere: Annali/Opere Storiche
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Lingua orig.: Greco antico
In Biblioteca: Si
Traduzione: Italiano

Le Storie (in greco antico: Ἱστορίαι, Historíai) di Erodoto di Alicarnasso sono considerate il primo esempio di storiografia nella letteratura occidentale. Scritta circa dal 440 a.C. al 429 a.C., l'opera erodotea narra le guerre tra l'impero persiano e le poleis greche del V secolo a.C.

STILE

L’opera pubblicata a partire dagli inizi della guerra del Peloponneso, rivolta ad un pubblico culturalmente panellenico, si chiude con gli eventi del 479 a.C., anno conclusivo del conflitto persiano, il cui termine era stato ufficialmente sancito con la pace di Callia nel 449.
Nelle sezioni più importanti del racconto storico Erodoto inserisce le Novelle, in cui compaiono tematiche di amore, intrigo, fedeltà e ambizione che consentono l’evidenziarsi di figure di un certo rilievo, figure magnanime, passionali, eroiche, figure di principi e di sapienti.
Nella narrazione si evidenzia il gusto raffinato che si esprime in ampi periodi paratattici, aggraziati e scorrevoli e l’esposizione si snoda con dolcezza. Egli scrive in ionico, non privo di elementi attici, in una ampia varietà di forme linguistiche e letterarie, uno stile giustamente definito dagli antichi “stile variopinto”.
Non mancano moduli poetici di genere epico nei quali imposta il racconto di grandi gesta su di un impianto grandioso, in cui si alternano scene di massa con l'emergere in primo piano di singoli individui: ad esempio le figure di Leonida e Temistocle possono benissimo richiamarsi ad eroi omerici. Del resto già nel proemio Erodoto vuol riferire di azioni “non prive di gloria”.
L'assetto strutturale si richiama anche alla tragedia, specie per le guerre persiane, ed altresì nella tensione drammatica di cui sono permeate certe figure e certi singoli racconti.

STRUTTURA

L'opera è stata suddivisa, dopo la morte dell'autore, in età alessandrina, in nove libri, a ciascuno dei quali è attribuito il nome di una Musa. L'originaria divisione, probabilmente, doveva procedere secondo λόγοι, a seconda della nazione di cui parlavano.

  • I libro (Clio)

Il libro iniziale contiene due λόγοι, quello lidio e quello persiano. Erodoto parla dei tre governatori di Lidia Candaule, Gige, Creso; in particolare l'autore rivolge la propria attenzione su quest'ultimo e su un altro grande condottiero, Ciro II di Persia, per poi narrare della secolare ostilità, presente tra Europa e Asia, individuando le cause di questa nella mitologia, in particolare nel rapimento di donne come Io, Europa, Elena. Non mancano eventi fantastici, come la cavalcata del leggendario poeta Arione salvato da un delfino commosso dal suo canto, o discussioni filosofiche, come il dialogo tra Creso e Solone riguardo Tello. Erodoto descrive poi gli sforzi di Creso nel difendere suo figlio, ucciso da Adrasto, la visita all'oracolo di Delfi e la vicenda di Pisistrato come tiranno di Atene. Dopo aver parlato della sconfitta di Creso, proprio ad opera di Ciro, descrive il popolo dei Medi e dei Persiani, parlando anche dei comandanti di questi popoli unificati (oltre a Ciro, Deioce, Fraorte, Ciassare, Astiage); tratta poi la storia di Ciro fino alla conquista di Babilonia e alla sua morte, avvenuta per mano della regina dei Massageti, Tomiri, nel 529 a.C.

  • II libro (Euterpe)

Inizialmente lo storico descrive il regno di Cambise II, figlio e successore di Ciro. Erodoto poi tratta gli usi e i costumi egizi (riti funebri, la medicina), la religione, la fauna (serpenti sacri, ibis, fenici, lontre, ippopotami, coccodrilli), la geografia e la storia della regione, sottolineando, in particolare, l'importanza del Nilo per gli Egizi. L'intenzione del condottiero persiano era quella di conquistare l'Egitto; l'autore sfrutta questo espediente per aprire una digressione su quel popolo. Probabilmente affascinato dalla storia di questo popolo, descrive numerosi re egizi; Menes, Nitokerty, Meri, Sesostris III, Abau, Ramesse III, Cheope (e la costruzione della Grande Piramide), Chefren, Micerino, Hedjkheperra-setepenra, Seti I..

  • III libro (Talia)

Erodoto racconta la conquista di Cambise dell'Egitto e dell'attacco di Sparta contro l'isola di Samo, dominata dal tiranno Policrate, ostile anche a Corinto, dove regnava Periandro. Dario I succede a Cambise. Erodoto descrive poi la conquista persiana di Samo (retta da Silosonte) e l'ingresso a Babilonia. Inoltre è presente una digressione sulla migliore forma di governo (λόγος τριπολιτικός) tra Otane (favorevole alla democrazia), Megabizo (favorevole all'oligarchia) e Dario (favorevole alla monarchia, che al termine della discussione risulta la preferibile).

  • IV libro (Melpomene)

L'autore descrive la campagna di Dario in Scizia. Comincia dunque una lunga digressione, di carattere logografico, su questo paese e sugli Iperborei, e una discussione scientifica sulla forma della terra. Alla Libia viene dedicata la seconda parte del libro.

  • V libro (Tersicore)

Questo tratta l'argomento delle guerre persiane; comincia a narrare dell'occupazione della Tracia da parte di Dario, l'insurrezione delle città ionie, guidata da Aristagora, l'ambascieria inviata dal tiranno a Sparta e ad Atene (spunto che gli consente di parlare delle due "poleis"), la sconfitta della lega ionia.

  • VI libro (Erato)

Prosegue la narrazione della rivolta ionia. Introduce poi la figura di Milziade, il vincitore della battaglia di Maratona, descritta in questo libro, oltre che ad una precedente sconfitta navale della flotta persiana di Mardonio.

  • VII libro (Polimnia)

Qui viene narrata la spedizione di Serse, figlio di Dario, contro Atene e la Grecia. Erodoto descrive con cura l'apparato militare persiano e ellenico. Dopo il sacrificio di Leonida alle Termopili, i Greci chiedono aiuto al tiranno Gelone

  • VIII libro (Urania)

La prima parte del libro concerne lo scontro navale della Battaglia di Capo Artemisio, ove i Persiani arrivano a invadere l'Attica e a distruggere l'Acropoli di Atene. Poi viene descritta dettagliatamente la battaglia di Salamina dove Temistocle riesce a sconfiggere Serse. Serse ritorna in patria, lasciando in Grecia Mardonio, che tenta un accordo con Atene. Nella parte finale del libro si trova una dissertazione sulla monarchia macedone, determinata dal fatto che alle trattative fra Mardonio e Atene partecipa come mediatore Alessandro I di Macedonia.

  • IX libro (Calliope)

Quest'ultimo libro, di conclusione all'opera, contiene la descrizione dell'invasione dell'Attica ad opera di Mardonio, oltre che delle battaglie di Platea e Micale, entrambe vittoriose per i Greci.

IL TESTO