Differenze tra le versioni di "Laride"

m (Sostituzione testo - "== Bibliografia ==" con "==BIBLIOGRAFIA==")
(31 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
Giovane latino, figlio di Dauco, partecipò col gemello [[Timbro]] alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. Affrontò armato di spada [[Pallante]] volendo vendicare la morte di [[Timbro]] che era stato da lui decapitato, ma l'arcade riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
+
{{Voce
 +
|anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA
 +
|nome originale=-
 +
|altri nomi=-
 +
|immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|250px]]
 +
|etimo=-
 +
|sesso=Maschio
 +
|sezione=Mitologia Classica
 +
|continente=Europa
 +
|area=Mediterraneo
 +
|paese=Italia
 +
|origine=Romani
 +
|tipologia=Umani
 +
|sottotipologia=Guerrieri
 +
|specificità=Fanti
 +
|sub=-
 +
|indole=Benevola
 +
|aspetto=Antropomorfo
 +
|animali=-
 +
|piante=-
 +
|attributi=-
 +
|elemento=-
 +
|habitat=-
 +
|ambiti=[[Elenchi:Gemelli|Gemelli]]
 +
}}
  
 +
 +
Giovane latino, figlio di [[Dauco]], partecipò col gemello [[Timbro]] alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.
 +
 +
== La morte ==
 +
Armato di spada, Laride affrontò [[Pallante]] volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.
 +
 +
<poem> ''E voi, Laride e Timbro,''
 +
'' figli di Dauco, ambi d'un parto nati,''                   
 +
''per le sue man cadeste. Eran costoro ''
 +
'' sí l'un del tutto a l'altro somigliante,''
 +
'' che dal padre indistinti e da la madre ''
 +
'' facean lor grato errore e dolce inganno.''
 +
'' Sol or Pallante (ahi! troppo duramente) ''
 +
'' vi fe' diversi: ch'a te 'l capo netto, ''
 +
''Timbro, recise; a te, Laride, in terra ''
 +
'' mandò la destra. E questa anche guizzando ''
 +
'' te per suo riconobbe, e con le dita ''
 +
''strinse il tuo ferro, e 'l brancicò più volte''. </poem>
 +
 +
(Virgilio, ''Eneide'')
 +
 +
== Interpretazione ==
 +
Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due  giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.
 +
 +
==BIBLIOGRAFIA==
 +
 +
=== Fonti Antiche ===
 +
*[[Virgilio]], ''[[Eneide]]''
 +
 +
 +
[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Romana]]
 
[[Categoria:Mitologia Romana]]
 +
[[Categoria:Europa]]
 +
[[Categoria:Mediterraneo]]
 +
[[Categoria:Italia]]
 +
[[Categoria:Umani]][[Categoria:Sesso: Maschio]]
 +
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 +
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Guerrieri]]
 
[[Categoria:Guerrieri]]
[[Categoria:Eroi]]
+
[[Categoria:Fanti]]
 +
[[Categoria:Gemelli]]

Versione delle 10:10, 3 lug 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Fanti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Giovane latino, figlio di Dauco, partecipò col gemello Timbro alla guerra contro i troiani sbarcati nel Lazio. I due fratelli erano assolutamente identici.

La morte

Armato di spada, Laride affrontò Pallante volendo vendicare la morte del fratello che era stato decapitato poco prima dall'arcade, ma questi riuscì a prevenirne la mossa, e con la propria spada lo distese agonizzante al suolo, dopo aver reciso l'arto superiore destro con cui Laride appunto impugnava l'arma.

 E voi, Laride e Timbro,
figli di Dauco, ambi d'un parto nati,
per le sue man cadeste. Eran costoro
sí l'un del tutto a l'altro somigliante,
che dal padre indistinti e da la madre
facean lor grato errore e dolce inganno.
Sol or Pallante (ahi! troppo duramente)
vi fe' diversi: ch'a te 'l capo netto,
Timbro, recise; a te, Laride, in terra
mandò la destra. E questa anche guizzando
te per suo riconobbe, e con le dita
strinse il tuo ferro, e 'l brancicò più volte.

(Virgilio, Eneide)

Interpretazione

Laride e Timbro sono probabilmente le vittime più celebri di Pallante, pur non appartenendo a una stirpe illustre. L'episodio con la loro uccisione si apre in modo inconsueto, col poeta che si rivolge direttamente ai due giovani defunti; viene quindi rievocata, in versi quasi elegiaci, la loro serenità tra le pareti domestiche prima della chiamata alle armi: un bozzetto familiare, in cui la straordinaria rassomiglianza dei gemelli fa da elemento di saldatura. Tutto questo sarà spazzato via da due fendenti, nella maniera più macabra possibile; un tocco di pathos è dato dall'agonia di Laride, che disteso impotente sul terreno vede la propria mano recisa palpeggiare convulsamente la spada con cui egli avrebbe voluto vendicare il diletto gemello.

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche