Differenze tra le versioni di "Ladone (1)"

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È il [[drago]], figlio di [[Echidna]] e di [[Tifone]], che custodiva, nel Giardino delle [[Esperidi]] l'albero dai frutti d'oro. Aveva cento teste, che non gli servirono contro il valore di [[Eracle]], una delle cui fatiche consisteva appunto nell'impadronirsi dei frutti del Giardino. Un'altra tradizione fa di Ladone sempre un drago ma figlio di [[Forco]] e [[Ceto]] (o di Ge). Dopo che fu ucciso da [[Eracle]] fu reso immortale da [[Era]], che ne fece una costellazione.
 
È il [[drago]], figlio di [[Echidna]] e di [[Tifone]], che custodiva, nel Giardino delle [[Esperidi]] l'albero dai frutti d'oro. Aveva cento teste, che non gli servirono contro il valore di [[Eracle]], una delle cui fatiche consisteva appunto nell'impadronirsi dei frutti del Giardino. Un'altra tradizione fa di Ladone sempre un drago ma figlio di [[Forco]] e [[Ceto]] (o di Ge). Dopo che fu ucciso da [[Eracle]] fu reso immortale da [[Era]], che ne fece una costellazione.
  
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[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Europa]]
 
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Versione delle 20:15, 12 dic 2018

È il drago, figlio di Echidna e di Tifone, che custodiva, nel Giardino delle Esperidi l'albero dai frutti d'oro. Aveva cento teste, che non gli servirono contro il valore di Eracle, una delle cui fatiche consisteva appunto nell'impadronirsi dei frutti del Giardino. Un'altra tradizione fa di Ladone sempre un drago ma figlio di Forco e Ceto (o di Ge). Dopo che fu ucciso da Eracle fu reso immortale da Era, che ne fece una costellazione.