Kun-Lun

Il paradiso celeste che i Cinesi immaginano come una montagna altissima tra il Fiume nero e il Fiume Rosso nell'eremo Occidente. Favolosa dimora degli dèi e dee con volto umano, arti di tigri e coda anca. Vi regna sovrana la dea Si Wang-mu Wang-mu Niang-niang, insieme con lo sposo Tung Wang-kung (o, in una versione postuma, con l'Augusto di Giada).
Loro dimora è il meraviglioso palazzo di giada verde cintato dai sempreverdi giardini dove fruttifica il «Pero dell'immortalità». Nel settore occidentale questo impero celeste, denominato « Terra dall'estrema felicità », soggiornano le anime dei mortali meritevoli, gratificati da un gaudio perenne e da inenarrabili delizie; vi sorgono peri che producono gemme preziose e fiumi dove scorre sabbia d'oro; i beati inneggiano agli dèi, e uccelli di rara bellezza elevano a loro il loro canto melodioso. Guardiano è il dio Li-wu, mentre iI feroce animale Kai-ming è a guardia delle nove fontane con balaustre di giada.