Differenze tra le versioni di "Jarilo"

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Veniva raffigurato come un giovane uomo vestito di bianco, con lunghi boccoli biondi, scalzo, con un fascio di grano in una mano, e nell'altra una testa. Talvolta era rappresentato su un cavallo bianco.  
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Veniva raffigurato come un giovane uomo vestito di bianco, con lunghi boccoli biondi, scalzo, con un fascio di grano in una mano, e nell'altra una testa. Talvolta era rappresentato su un [[cavallo]] bianco.  
  
 
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Versione delle 07:27, 24 lug 2021

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: Ярило
Altri nomi: Yarylo, Iarilo, Gerovit
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
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[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Slava
Continente: Europa
Area: Europa dell'Est
Paese: Russia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Slavi orientali
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità della Natura
Specificità: Divinità della Fertilità
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Jarilo è il dio della fertilità, della vegetazione, della giovinezza, della forza e della primavera nella mitologia slava. Figlio di Perun (o di Svarog) e di Mokos.

ICONOGRAFIA

Veniva raffigurato come un giovane uomo vestito di bianco, con lunghi boccoli biondi, scalzo, con un fascio di grano in una mano, e nell'altra una testa. Talvolta era rappresentato su un cavallo bianco.

CULTO

La sua festa cadeva, a seconda delle versioni, il 21 marzo o il 27 marzo ed era una celebrazione della fine dell'inverno e del ritorno della primavera, quindi della rinascita della vita. Ancora a metà del XIX secolo veniva celebrata in Bielorussia. I funerali di Jarilo venivano, invece, celebrati alla fine di giugno, dopo la festa del solstizio d'estate.
Con il Cristianesimo la sua figura confluì in quella di San Giorgio.