Ivano

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SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Ywain, Ywaine, Ivano il Grande, Ivano dalle Bianche Mani
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Medievale
Continente: Europa
Area: Nordeuropa
Paese: Inghilterra
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Ciclo Arturiano
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Cavalieri
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Cavaliere della Tavola Rotonda, figlio del re Uriens e della regina Morgana, fratellastro di Yvonet li Avoutres, cugino e amico intimo di Galvano. Potrebbe essere arrivato alla corte di Artù già al funerale di Lot di Orkney e degli altri re della seconda ribellione, insieme ai suoi genitori, che parteciparono a quel funerale.
A Camelot, Ivano sorprese la madre mentre stava per uccidere suo padre addormentato. Glielo impedì, esclamando “Ah... gli uomini dicono che Merlino è stato generato da un diavolo, ma posso dire che un diavolo terreno mi ha partorito”.
Alla sua supplica, accettò di non parlare del suo tentativo a condizione che non ci riprovasse. Quindi Morgana decise di lasciare la corte, dopo aver rubato il fodero di Excalibur e tentato di uccidere Artù inviandogli in dono un mantello avvelenato.
Dopo l'incidente del mantello avvelenato, sia Ivano che Uriens furono sospettati di essere complici di Morgana. Artù respinse rapidamente i suoi sospetti contro Uriens, ma bandì Ivano dalla corte.
Galvano decise di accompagnare il cugino nel suo esilio. Nel loro vagabondare incontrarono Marhaus che si unì a loro, e poco dopo trovarono le damigelle Printemps, Été e Automne nella Foresta di Arroy, Ivano scelse Automne per la sua guida, dicendo: “Io sono il più giovane e il più debole [di noi tre cavalieri]... quindi avrò la damigella più anziana, perché ha visto molto e può aiutarmi al meglio quando ne avrò bisogno.”
Viaggiando con lei, si distinse, vincendo un torneo vicino alle marche gallesi e riconquistando, per la Signora della Roccia, una baronia che i signori Edward del Castello Rosso e Hue del Castello Rosso le avevano estorto.
Alla fine di dodici mesi, dopo essersi incontrati di nuovo con le loro damigelle nel luogo designato nella Foresta di Arroy, Ivano, Galvano e Marhaus furono trovati da un messaggero di Artù. Il re doveva essersi reso conto del suo errore nel bandire Ivano quasi subito, perché era quasi un anno che cercava i suoi nipoti. Tornarono in tribunale, portando con sé Marhaus. Potrebbe essere stato in quel momento che Ivano fu nominato membro della Tavola Rotonda, sebbene Malory menzioni solo che Marhaus e Pelleas furono così onorati alla festa successiva.

IVANO NEI ROMANZI DI CHRETIEN DE TROYES[modifica]

Chrétien racconta come, mentre la corte era a Carlisle, il cugino di Ivano, Calogrenant, raccontò a un piccolo gruppo che includeva Ivano, Kay, Galvano, Dodinel, Sagramor e Ginevra le sue avventure sette anni prima in una meravigliosa sorgente nella foresta di Brocelandia: usando un catino per raccogliere l'acqua di questa sorgente e versandola su una roccia lì vicino, fece scaturire una terribile tempesta, a seguito della quale apparve un cavaliere che aveva il compito di punire l'impudente che aveva versato l'acqua. Dopo aver appreso questa storia, Artù decise di prendere la sua corte e vedere il posto di persona. Ivano, tuttavia, sgattaiolò via di nascosto e arrivò ben prima di loro, tentò la propria fortuna nel creare una tempesta, versando una bacinella d'acqua su una roccia e provocando una grandinata che si abbattè sulla zona.
A questo punto apparve il signore della fontana, Esclados il Rosso, che sfidò Ivano. Questi, dopo un combattimento leale, uccise il campione della sorgente, lasciando la vedova di Esclados il Rosso, Laudine, senza un protettore per sé stessa, il suo castello e la sorgente.
Quando Ivano arrivò nella fortezza di Laudine, rimase intrappolato tra due saracinesche, e riuscì a salvarsi solo grazie all’aiuto di Lunete, una serva di Laudine. Lunete gli diede buoni consigli e un anello dell'invisibilità che gli permise di fuggire.
Ivano, però, si era innamorato di Laudine che fu convinta da Lunete a sposarlo, facendole notare che, dopo la morte del marito, un cavaliere avrebbe dovuto proteggere la fontana dalle forze di Artù, che si dicesse fossero in marcia.
Dunque Ivano e Laudine si sposarono e Ivano prese il posto come guardiano della fontana. Quando Artù, giunto con la sua corte, versò dell'acqua sulla roccia, richiamò il guardiano.
Non riconoscendo Ivano, completamente corazzato, Kay si fece avanti al posto di Artù ma venne prontamente sconfitto. Non appena però si riconobbero, Artù e la sua gente ricevettero un caloroso benvenuto al castello di Laudine. Sfortunatamente, Galvano persuase Ivano a passare un anno all'avventura, per paura che la gente dicesse che il suo matrimonio lo aveva rammollito. Laudine diede, allora, a suo marito un anello magico per tenerlo al sicuro, lasciandolo a condizione che tornasse dopo un anno esatto. Ivano, però, perse il conto dei mesi e rimase via troppo a lungo, al che Laudine mandò una damigella (non Lunette) a chiedere indietro l'anello e a comunicargli di non farsi vedere mai più.
Ivano impazzì dal dolore e vagò nella foresta selvaggia, arricchendo la sua dieta a base di carne cruda con il pane di un eremita, finché la Signora di Noroison e due delle sue damigelle lo trovarono addormentato; una di loro lo riconobbe da una cicatrice sul viso. Lo guarirono con un unguento che Morgan il Saggio aveva dato alla signora. Ristabilitosi, Ivano aiutò la Signora di Noroison vincendo la guerra contro il suo nemico il conte Alier. Rifiutò l’offerta di matrimonio della dama e decise di tornare da sua moglie.
Lungo la strada, Ivano salvò un leone da un serpente. Il leone divenne il suo fedele compagno e custode per tutta la vita, rifiutandosi di abbandonare il suo fianco. Sotto il nome del Cavaliere con il Leone, Ivano si imbarcò in una serie di avventure, combattendo sempre per il bene, in contrasto con le avventure del suo primo anno di tornei che aveva affrontato per la mera gloria. Tra le altre azioni, salvò una sorella di Galvano e la sua famiglia dal malvagio gigante Arpino della Montagna e salvò Lunette da un'accusa di tradimento combattendo per lei in un processo per duello.
Con la damigella Secunda, visitò Pesme Aventure dove uccise due demoni con l'assistenza del suo leone. Alla fine, ancora in incognito, arrivò alla corte di Artù per difendere la figlia minore del signore di Noire Espine in una disputa sull'eredità con sua sorella maggiore, difesa da Galvano. Non riconoscendosi i due diedero vita ad un formidabile duello.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Artù Umani Ciclo Arturiano Maschio
Brocelandia Luoghi Ciclo Arturiano Neutro
Calogrenant Umani Ciclo Arturiano Maschio
Galvano Umani Ciclo Arturiano Maschio
Ginevra Umani Ciclo Arturiano Femmina
Kay Umani Ciclo Arturiano Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]


ATTENZIONE: Nessun risultato.

Fonti Moderne[modifica]


ATTENZIONE: Nessun risultato.