Differenze tra le versioni di "Ishtar"

m (Sostituzione testo - "==Attributi==" con "==ATTRIBUTI==")
(19 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Immagine:Ishtar.jpg|200px|thumb|right|La dea Ishtar in un bassorilievo]]In alcuni racconti è figlia di [[Sin]], dio della luna, e sorella di [[Shamash]], dio del sole; mentre in altri è descritta come figlia di [[Anu]], dio del cielo.
+
{{Voce
<br>Dea guerriera dell'amore e della fecondità. Come dea, Ishtar era la Grande Madre; simboleggiava la fertilità ed era la regina del cielo, ma era caratterizzata anche da aspetti distruttivi e considerata, soprattutto dagli assiri, una dea della caccia e della guerra, raffigurata con spada, arco e frecce. La più grande festa religiosa degli assiri era la celebrazione del viaggio di Ishtar agli inferi in cerca dell'amante [[Tammuz]]. Le sue sacerdotesse praticavano la prostituzione sacra e durante la sua festa tutte le donne si recavano al tempio anch'esse a particare la prostituzione sacra. La colomba le era sacra. Per i babilonesi, Ishtar era la divinità madre per eccellenza, era ritratta nuda e con un seno prosperoso o come una madre con un bambino al petto. Le era dedicata una porta monumentale detta: Porta di Ishtar, da cui si accedeva a Babilonia venendo da settentrione; era costituita da due porte successive, con una corte nel mezzo decorata riccamente con smalti e dipinti. Le rovine del monumento risultano ancora oggi imponenti al visitatore, anche se la decorazione è andata completamente perduta.
+
|immagine=[[Immagine:Ishtar.jpg|200px]]
 +
|nome originale=-
 +
|altri nomi=-
 +
|etimo=-
 +
|sesso=Femmina
 +
|sezione=Mitologia Babilonese
 +
|continente=Asia
 +
|area=Medio Oriente
 +
|paese=Iraq
 +
|origine=Babilonesi
 +
|tipologia=Divinità
 +
|sottotipologia=Divinità delle Astrazioni
 +
|specificità=Divinità dell'Amore
 +
|sub=-
 +
|indole= Benevola
 +
|aspetto=Antropomorfo
 +
|animali=Colomba
 +
|piante=-
 +
|attributi=-
 +
|elemento=Terra
 +
|habitat=Cielo
 +
|ambiti=Amore, Fertilità, Guerra
 +
}}
 +
 
 +
 
 +
 
 +
In alcuni racconti è figlia di [[Sin]], dio della luna, e sorella di [[Shamash]], dio del sole; mentre in altri è descritta come figlia di [[Anu]], dio del cielo.
 +
<br>Dea guerriera dell'amore e della fecondità. Come dea, Ishtar era la Grande Madre; simboleggiava la fertilità ed era la regina del cielo, ma era caratterizzata anche da aspetti distruttivi e considerata, soprattutto dagli assiri, una dea della caccia e della guerra, raffigurata con spada, arco e frecce.  
 +
 
 +
==EPITETI==
 +
*[[Inninni]]
 +
 
 +
==CULTO==
 +
La più grande festa religiosa degli assiri era la celebrazione del viaggio di Ishtar agli inferi in cerca dell'amante [[Tammuz]]. Le sue sacerdotesse praticavano la prostituzione sacra e durante la sua festa tutte le donne si recavano al tempio anch'esse a particare la prostituzione sacra.  
 +
<br>Le era dedicata una porta monumentale detta: Porta di Ishtar, da cui si accedeva a Babilonia venendo da settentrione; era costituita da due porte successive, con una corte nel mezzo decorata riccamente con smalti e dipinti. Le rovine del monumento risultano ancora oggi imponenti al visitatore, anche se la decorazione è andata completamente perduta.
 +
 
 +
==ATTRIBUTI==
 +
La colomba le era sacra.
 +
 
 +
==ICONOGRAFIA==
 +
Per i babilonesi, Ishtar era la divinità madre per eccellenza, era ritratta nuda e con un seno prosperoso o come una madre con un bambino al petto.  
  
 
==Corrispondenze con altre divinità semitiche==
 
==Corrispondenze con altre divinità semitiche==
 
Nel mondo semitico c'erano più varianti di questo nome: [[Athtar]] in Arabia, [[Astar]] in Abissinia, e [[Ashtart]] a Canaan e in Israele. Anche il sesso della divinità cambiava: Athtar e Astar erano divinità maschili. Ishtar di Erech (Babilonia) era una dea associata al culto della stella della sera, l'Ishtar degli accadi era un dio identificato con la stella del mattino.
 
Nel mondo semitico c'erano più varianti di questo nome: [[Athtar]] in Arabia, [[Astar]] in Abissinia, e [[Ashtart]] a Canaan e in Israele. Anche il sesso della divinità cambiava: Athtar e Astar erano divinità maschili. Ishtar di Erech (Babilonia) era una dea associata al culto della stella della sera, l'Ishtar degli accadi era un dio identificato con la stella del mattino.
  
 +
[[Categoria:Mitologia Mesopotamica]]
 
[[Categoria:Mitologia Babilonese]]
 
[[Categoria:Mitologia Babilonese]]
[[Categoria:Divinità dell'Amore]]
+
[[Categoria:Asia]]
[[Categoria:Divinità della Guerra]]
+
[[Categoria:Medio Oriente]]
[[Categoria:Divinità della Fertilità]]
+
[[Categoria:Iraq]]
 +
[[Categoria:Divinità]]
 +
[[Categoria:Amore]]
 +
[[Categoria:Guerra]]
 +
[[Categoria:Fertilità]]
 +
[[Categoria:Sesso: Femmina]]
 +
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 +
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 +
[[Categoria:Elemento: Terra]]
 +
[[Categoria:Habitat: Cielo]]

Versione delle 20:45, 2 lug 2020

SCHEDA
Ishtar.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Babilonese
Continente: Asia
Area: Medio Oriente
Paese: Iraq
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Babilonesi
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità delle Astrazioni
Specificità: Divinità dell'Amore
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


In alcuni racconti è figlia di Sin, dio della luna, e sorella di Shamash, dio del sole; mentre in altri è descritta come figlia di Anu, dio del cielo.
Dea guerriera dell'amore e della fecondità. Come dea, Ishtar era la Grande Madre; simboleggiava la fertilità ed era la regina del cielo, ma era caratterizzata anche da aspetti distruttivi e considerata, soprattutto dagli assiri, una dea della caccia e della guerra, raffigurata con spada, arco e frecce.

EPITETI

CULTO

La più grande festa religiosa degli assiri era la celebrazione del viaggio di Ishtar agli inferi in cerca dell'amante Tammuz. Le sue sacerdotesse praticavano la prostituzione sacra e durante la sua festa tutte le donne si recavano al tempio anch'esse a particare la prostituzione sacra.
Le era dedicata una porta monumentale detta: Porta di Ishtar, da cui si accedeva a Babilonia venendo da settentrione; era costituita da due porte successive, con una corte nel mezzo decorata riccamente con smalti e dipinti. Le rovine del monumento risultano ancora oggi imponenti al visitatore, anche se la decorazione è andata completamente perduta.

ATTRIBUTI

La colomba le era sacra.

ICONOGRAFIA

Per i babilonesi, Ishtar era la divinità madre per eccellenza, era ritratta nuda e con un seno prosperoso o come una madre con un bambino al petto.

Corrispondenze con altre divinità semitiche

Nel mondo semitico c'erano più varianti di questo nome: Athtar in Arabia, Astar in Abissinia, e Ashtart a Canaan e in Israele. Anche il sesso della divinità cambiava: Athtar e Astar erano divinità maschili. Ishtar di Erech (Babilonia) era una dea associata al culto della stella della sera, l'Ishtar degli accadi era un dio identificato con la stella del mattino.