Differenze tra le versioni di "Ipsipile"

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== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==
 
=== Fonti Antiche ===
 
=== Fonti Antiche ===
*Apollonio Rodio, ''Argonautiche''
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*Apollonio Rodio, ''[[Argonautiche]]''
*Ovidio, ''Heroides''
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*Ovidio, ''[[Heroides]]''
*Stazio, ''Tebaide''
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*Stazio, ''[[Tebaide]]''
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]

Versione delle 11:01, 8 mag 2012

Chiamata anche Issipile era figlia di Toante e Mirina; fu regina di Lemno nel periodo in cui vi approdarono gli Argonauti, che furono da lei bene accolti. Da Giasone ebbe due figli: Toante ed Euneo. Le donne dell'isola di Lemno, essendosi accorte che i loro uomini erano infedeli, decisero di ucciderli tutti. E così fecero. Soltanto Ipsipile salvò suo padre, ma poi per evitare il furore delle altre donne, dovette fuggire. Caduta nelle mani di pirati fu venduta come schiava a Licurgo, re di Nemea, che le diede in custodia il piccolo Archemoro. Essendo stato costui divorato da un serpente, Ipsipile fu messa in prigione, venendo poi liberata dai figli.

Bibliografia

Fonti Antiche