Differenze tra le versioni di "Ippolito (2)"

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Versione delle 22:55, 7 nov 2011

Figlio di Teseo e dell'amazzone Ippolita: devotissimo ad Artemide, faceva della caccia la sua unica passione, disprezzando l'amore.

La morte

La matrigna Fedra si innamorò di lui e per i suoi rifiuti lo calunniò presso Teseo. Questi allora lo maledisse, raccomandando a Poseidone di vendicarlo. Infatti, un giorno che Ippolito guidava il cocchio in riva al mare, Poseidone fece sorgere dal mare un toro furioso, che spaventò i cavalli, il cocchio fu travolto ed Ippolito morì. Ma fu riconosciuta poi la sua innocenza, e Fedra per il rimorso si uccise.

La resurrezione

Ippolito fu resuscitato da Asclepio, e venne portato da Artemide nel Lazio dove visse sotto il nome di Virbio. Dopo essere stato affidato alle cure di Egeria sposò Aricia e fondò una città cui dette il nome di lei, divenendovi re. Ebbe un figlio che fu chiamato anch'egli Virbio.

Riferimenti letterari

La figura di Ippolito nella letteratura postclassica

  • Jean Racine, Fedra, tragedia.

Fonti antiche