Inanna

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Sumera
Continente: Asia
Area: Medio Oriente
Paese: Iraq
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Sumeri
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità delle Astrazioni
Specificità: Divinità dell'Amore
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Amore Guerra Resurrezione Oltretomba

Figlia di Nanna, dea dell'amore e della guerra. Visitò anche Kur, dove si recò per prendere parte ai riti funebri di Gugalanna, il Toro del Paradiso, marito della cognata Ereshkigal. Ma prese la precauzione di dire al suo servo Ninshubur di cercare aiuto da Enlil, Nanna o Enki nei loro tempi, qualora ella non fosse tornata. Inanna bussò ai cancelli esterni di Kur e il custode Neti le chiese chi fosse. Poi si consultò con la regina Ereshkigal e fu permesso ad Inanna di passare attraverso i sette cancelli dell'Inferno. Dopo ogni cancello le veniva chiesto di togliersi un indumento, finchè dopo il settimo cancello rimase nuda. L'Anunnaki la giudicò negativamente ed ella fu uccisa ed appesa ad un muro. Inanna fu salvata dall'intervento di Enki che aveva creato due esseri asessuati che alleviarono la sofferenza di Ereshkigal e per questo motivo fece loro un regalo: la salma di Inanna. Essi la resuscitarono con il pane e l'acqua della vita, ma gli Inferi sumeri hanno una legge: nessuno può lasciarli senza sostituire a se stesso un altro. Inanna fu scortata dai Galla (demoni del passato), Ninshubur e i membri della sua famiglia. Non le fu permesso di rivolgersi a nessuno fino a che non avesse visto Dumuzi sul suo trono ad Uruk. Dumuzi fu preso ma riuscì a scappare per due volte con l'aiuto di Utu. La sorella di Dumuzi, Geshtinanna, andò alla sua ricerca e le sue lacrime impietosirono Inanna, che decise di accompagnarla. La dea e la mortale vagarono a lungo, finché una "mosca sacra" (sorta di deus ex machina) disse loro dove si trovava Dumuzi: in Arali, luogo di confine tra il mondo degli uomini e gli inferi, dove viene raggiunto infine da Inanna e Geshtinanna. Tuttavia, per la legge dell'oltretomba, Dumuzi e Geshtinanna devono risiedere a turno per metà dell'anno nel regno di Ereshkigal.

INTERPRETAZIONE[modifica]

Il mito è generalmente interpretato come una raffigurazione del ciclo della vegetazione. Dumuzi (divinità della fertilità), giace per sei mesi con Inanna (che rappresenta la potenza della generazione) e per sei mesi con la sorella "oscura" di lei, Ereshkigal (il letargo invernale, rappresentato simbolicamente dalla morte). Il dualismo Dumuzi-Geshtinanna viene messo in relazione con l'alternarsi stagionale dei frutti della terra (le messi per Dumuzi e la vite per Geshtinanna).

PERSONAGGI SIMILI[modifica]