Iarba

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
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[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Romani
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Semidèi
Sottotipologia: Eroi
Specificità: Eroi Classici
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento: Terra
Habitat: -
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Giovane re dei Getuli, era un semidio, in quanto figlio di Giove e della ninfa Garamantide. Aspirò alla mano di Didone ma questa lo respinse intendendo restare fedele alla memoria del marito. Dopo qualche tempo la regina accolse Enea profugo da Troia e se ne innamorò. La Fama riferì tutto a Iarba; secondo Ovidio, il re marciò in armi contro Didone, ma quando arrivò a Cartagine trovò la regina morta, suicida per essere stata abbandonata da Enea. Iarba allora s'impadronì della città, costringendo alla fuga tutti gli abitanti compresa Anna Perenna, sorella di Didone.

LETTERATURA[modifica]

La figura di Iarba nella letteratura postclassica[modifica]

  • Pietro Metastasio, Didone abbandonata, melodramma su musiche di Giuseppe Sarti incentrato sull'amore impossibile della regina per Enea.