Hunahpú

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Il dio supremo e creatore dei Maya. È figlio di Hun Hunahpú e di una giovane vergine, Ixquic. Insieme al gemello Ixbalanqué, scese nell’oltretomba, nel regno di Xibalbá, e sconfisse i signori dell'Inframondo Hun Camé e Vucub Camé, vendicando così la morte del loro padre. In seguito furono assunti in cielo, dove Hunahpú divenne il sole e Ixbalanqué la luna. I gemelli sconfissero anche i falsi dèi Vucub Caquix, Zipacná e Cabracán. Questi episodi sono narrati nel Popol Vuh.

È il capo del pantheon maya ed è chiamato "dio degli dèi". Hunahpú ricostruì il mondo dopo tre diluvi che si riversarono dalla bocca di un serpente celeste. Il primo mondo che aveva creato era abitato da nani, i costruttori delle città. Il secondo mondo era abitato dagli Dzolob ("i trasgressori"), una razza di cui poco si sa. Il terzo ed ultimo mondo fu creato da Hunahpú espressamente per i Maya (che sono destinati ad essere sopraffatti da un quarto diluvio); creò anche i quattro Bacab, atlanti sostenitori dei quattro punti cardinali. Il dio Itzamnà è suo figlio. Hunahpú ha qualche analogia con l’azteco Ometeotl.