Groa

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Maga potente; moglie di Aurvandill; con le sue arti magiche tenta di estrarre una scheggia di pietra dalla testa di Thor, ferito durante il duello con il gigante Hrungnir. Era già morta quando il figlio Svipdagr la richiamò dall'oltretomba perché gli donasse un viatico di saggezza per poter raggiungere la dimora della fanciulla Menglodh. Gròa cantò allora per il figlio nove incantesimi: col primo indicò la strada; col secondo gli trasmise i canti che infondono coraggio; col terzo recitò una magia che lo protegesse dalle acque dei fiumi infernali; il quarto gli avrebbe permesso di ottenere la pace con i nemici che avrebbe trovato sul suo cammino; il quinto avrebbe sciolto tutte le catene se fosse stato catturato; il sesto avrebbe acquietato tutti gli elementi della natura; il settimo lo avrebbe protetto dal gelo; l'ottavo dai fantasmi; il nono, infine, gli avrebbe trasmesso la saggezza e l'eloquenza necessarie per trattare con Fjolsvidhr, il guardiano della dimora di Menglodh.