Differenze tra le versioni di "Glauco (1)"

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Versione delle 16:44, 3 ago 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: Γλαῦκος
Altri nomi: -
Etimologia: Mare
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità della Natura
Specificità: Divinità del Mare
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Acqua
Habitat: Mare
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Divinità marina che prediceva l'avvenire. Fabbricò la nave Argo, e partecipò come timoniere all'impresa degli Argonauti. Secondo la leggenda era in origine un pescatore di Anthedon, figlio di Alcione, che avendo gettato un pesce mezzo morto sopra una certa erba e avendo visto che il pesce riprendeva vita, mangiò di quell'erba, e subito si sentì spinto a gettarsi in mare e divenne immortale. Oceano e Teti lo fecero dio. Si tratta di un essere assai focoso sessualmente e costantemente innamorato (di Arianna, delle Nereidi, di Scilla), senza sdegnare neanche le avventure omosessuali (con Melicerte e Nereo, secondo Ateneo e Nicandro), ma spesso sfortunato e non corrisposto. Tra i suoi figli si ricorda soprattutto Deifobe (la Sibilla Cumana).


ICONOGRAFIA

Secondo la descrizione riportata da Fiatone, il suo corpo era incrostato di conchiglie, alghe ed erbe a tal punto da fargli perdere ogni somiglianzà con gli esseri umani; secondo altri testi, invece, e secondo la maggior parte dell'iconografia antica, egli avrebbe avuto l'aspetto di uomo dalla testa alla cintola e, al di sotto, quello di pesce.